L’Aquila. “Il decreto legge Terremoto approvato nei giorni scorsi era composto in larghissima parte di proroghe di precedenti norme. Praticamente un solo aspetto era farina del sacco gialloverde. M5s e Lega lo consideravano un po’ il loro fiore all’occhiello di tutto il pacchetto”. Lo afferma Stefania Pezzopane, deputato del Pd. “Ebbene”, prosegue, “proprio il loro vanto è l’unico aspetto che ha subito i rilievi di criticità del capo dello Stato all’atto di promulgare il testo. Sergio Mattarella, infatti, segnala ‘forti perplessità’, fino al rischio di una violazione della legittimità costituzionale, proprio sull’articolo 7 del decreto: sia sul comma 1, che interviene sul tema degli ‘interventi eseguiti per immediate esigenze abitative’; sia sul comma 2, che stabilisce l’inapplicabilità delle sanzioni penali contenute nel codice dei beni culturali e del paesaggio”.
“Insomma”, conclude, “un vero e pasticcio da parte di un governo ed una maggioranza non solo sorda alle richieste dei cittadini delle aree terremotate, ma anche incapace di una seria ed efficace attività legislativa. Spero ora sia più chiaro che su terremoto e ricostruzione non si scherza. Che è necessaria una riflessione senza fughe in avanti, che sono necessarie norme di vera semplificazione e che l’ansia da prestazione di questa maggioranza produce solo passi indietro”.