L’Aquila. “La politica si tenga debitamente a distanza dagli Uffici speciali della ricostruzione”. Lo dice il deputato aquilano della Lega, Luigi D’Eramo, in vista della nomina dei coordinatori delle due strutture, Usra e Usrc, in sostituzione di Raniero Fabrizi e Paolo Esposito. “Ad oggi non è ufficiale l’elenco di coloro che hanno presentato la domanda – dice D’Eramo – ma è opportuno affermare alcuni principi di carattere generale. I due uffici sono centrali nelle dinamiche della ricostruzione e, per questa ragione, hanno bisogno di professionalità tecniche e manageriali di comprovata esperienza. La politica stia fuori da questi ruoli strategici che incideranno moltissimo sulla definitiva rinascita della città. Non si può essere o essere stati politici e assumere improvvisamente incarichi di natura tecnica. L’assordante silenzio di centrodestra e centrosinistra su questo argomento e anche su alcune indiscrezioni giornalistiche circa alcuni possibili politici papabili fa sorgere sospetti a cui non voglio dare peso e credito al momento. Il mio appello è chiaro: individuare manager di altissimo livello. Viceversa sono pronto a dare battaglia in Parlamento”.
Ma la replica non si fa attendere. “Mi permetto di offrire un piccolo contributo politico, non richiesto, al potenziale candidato presidente della regione Abruzzo D’Eramo (Lega), che prima dichiara di essere lieto che tanti amministratori aderiscano alla Lega e che i sondaggi vanno bene, e poi si offende se il Pd gli fa notare che stanno costruendo una bella Arca di Noè per tutti gli amministratori di lungo corso che fino a ieri erano di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Caminetti Civici del fu centrodestra e che ora tentano la carta del marchio che ha monopolizzato quell’area politica”. Con queste parole Gianni Cordisco, segretario provinciale Pd Chieti, interviene dopo le dichiarazioni di Luigi D’Eramo. “In sostanza la Lega si vergogna degli amministratori che cambiano tessera per il partito dato meglio nei sondaggi – continua Cordisco – . D’Eramo dovrebbe vietare gli ingressi ai profughi degli altri partiti del centrodestra per fare un partito nuovo e non un carrozzone di riciclati. Ma, essendo il nostro un consiglio non richiesto, sarà libero di continuare questa proficua pesca di uomini tra gli eletti e i migranti dei partiti alleati. La Lega va in mare aperto, nell’ambito del centrodestra e del M5S, a raccogliere esiliati di partiti che stanno scomparendo. D’Eramo e Salvini non hanno rispetto dei numeri arabi, ma si affidano ai sondaggi anche per scegliere il colore della maglietta al mattino. In quei dati si evince che il centrodestra oggi è solo Lega, non esistono più gli altri partiti. Di conseguenza aprire i porti a tutti ha svuotato gli alleati e forti di questo risultato possono permettersi di assorbire la vecchia Forza Italia e la dissolta destra di tradizione estremista. Detto questo riconosciamo alla Lega i ruoli di potere esercitato col 17% dei consensi nazionali (meno del Pd, che per D’Eramo è un piccolo partito) e con il 13% in Abruzzo (meno del Pd) raccoglie:
- Il Ministero a capo di tutti Ministri esercitato da Salvini grazie ai voti del centrodestra e agli eletti del M5S;
- la possibilità di essere in Abruzzo a capo di una coalizione di centrodestra o, in alternativa, di una coalizione tra Lega e M5S abruzzese;
- l’ annullamento della sospensione delle tasse per le aree terremotate abruzzesi;
- l’approvazione del progetto del metanodotto;
- la sospensione degli ammortizzatori sociali alla Honeywell;
- il respingimento della richiesta presentata dal deputato di Forza Italia abruzzese per la proroga alla chiusura dei piccoli ospedali di competenza del Governo;
- la sconfitta a Teramo sul modello del centrodestra senza centrodestra;
- la vittoria a Silvi col modello Lega col voto dei 5 stelle.
Ultima nota per la guida politica del centrodestra: al Pd non interessa che raccogliete tutti i fuggiti dai vecchi partiti del centrodestra; al Pd non interessa che la Lega è il partito che deve restituire 50 milioni di euro, soldi dei cittadini, allo Stato; al Pd non interessa che da un mese il parlamento ha votato zero leggi e che mancano le commissioni (anche quella per ‘cacciare’ il Presidente D’Alfonso); al Pd non interessa che l’incetta di voti tra gli alleati che divorate culturalmente ed elettoralmente vi permette di comandare col 17% e il 13% in Abruzzo. Al Partito Democratico interessa che un giorno, prima o poi, smettiate di attaccare gli avversari politici e di odiare i numeri e iniziate a preferire le cose fatte agli annunci, e che iniziate a fare almeno una delle cose che avete detto. Così eviterete che gli amministratori e gli ex tesserati di altri partiti (quelli che D’Eramo oggi nasconde per vergogna) si vergogneranno di aver partecipato a Pontida”.