Pescara. Il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, e’ stato ascoltato in Procura, di sua iniziativa, come persona informata sui fatti, per rendere sommarie informazioni nell’ambito dell’inchiesta sul caso degli oltre 200 bambini, iscritti in numerose scuole della citta’, colpiti da malori con sintomatologia gastrointestinale, provocati dal batterio Campylobacter. Nell’inchiesta ci sono quattro indagati, ossia persone che appartengono alle due societa’ che in Ati gestiscono il servizio di refezione scolastica. Le ipotesi di reato sono adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari, commercio di sostanze alimentari nocive, di natura colposa, e lesioni colpose. Intanto proseguono gli accertamenti da parte dell’Istituzo Zooprofilattico sui campioni prelevati in mense e centri cottura. I centri cottura cittadini sono stati sottoposti a sequestro nell’ambito degli accertamenti. Ad occuparsi delle indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Anna Rita Mantini e dalla pm Anna Benigni, sono i carabinieri del Nas e dei forestali.
“Siamo nelle condizioni per procedere alla risoluzione per inadempimento del rapporto contrattuale con i gestori delle mense scolastiche”. Lo dichiara il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, relativamente al caso degli oltre 200 bambini colpiti da malori con sintomatologia gastrointestinale, provocati dal batterio Campylobacter. Oggi pomeriggio Alessandrini e’ stato ascoltato in Procura, su sua richiesta, per rendere sommarie informazioni come persona informata sui fatti. “Lo scorso 12 giugno – dice il sindaco – la concessionaria ha inviato al Comune una serie di documenti su controlli, rapporti prova e accertamenti vati. La documentazione e’ stata analizzata dai nostri uffici e sono emerse alcune criticita’ rispetto agli alimenti somministrati. Criticita’ relative a prodotti lattiero caseari e, nello specifico, una caciotta in cui c’era traccia di coliformi; le analisi in questione risalivano ad aprile. Inadempienze sono emerse anche sui controlli igienico sanitari”. “Il Comune sta quindi predisponendo la documentazione necessaria per la risoluzione del contratto – prosegue il primo cittadino – La risoluzione per inadempimento facoltizza la possibilita’ di esperire il cosiddetto ‘interpello’, cioe’ di valutare se l’impresa che si e’ classificata seconda nell’ambito della gara possa offrire lo stesso servizio a condizioni e costi analoghi. Questo consentirebbe di evitare una nuova gara, visti i tempi ristretti fino ad ottobre”. Infine, Alessandrini fa sapere che nei prossimi giorni e’ previsto un incontro tra tutte le parti interessate dalla vicenda, ossia l’amministrazione comunale, il comitato spontaneo di genitori e gli avvocati.