Vasto. Tre giorni di cammino, 100 km circa sulle orme dei pastori, dei viandanti, dei pellegrini. Il cammino è stato organizzato dal Club Alpino Italiano di Vasto con la collaborazione delle sezioni di Atessa, Fara San Martino, Ortona, con il patrocinio dei comuni di Vasto, Pollutri, Scerni, Atessa, Roccascalegna e della Riserva di Punta Aderci. Dodici camminanti hanno attraversato vecchi tratturi e tratturelli, percorso carrarecce che un tempo collegavano centri abitati e sentieri che fino a qualche decennio fa sono stati testimoni di una spiritualità espressa con pellegrinaggi verso luoghi di fede. Non una sfida, non una prova di forza, ma un modo per procedere a ritroso verso le radici più profonde della cultura e delle tradizioni della terra D’Abruzzo.
Partiti dalla spiaggia di Punta Penna, i camminanti hanno percorso tutta la Riserva di Punta Aderci e quella del Bosco di Don Venanzio, attraversato i territori del comune di Pollutri e Scerni e raggiunto Atessa dove sono stati accolti dai soci del CAI della locale sezione con un ricco e gradito ristoro. Il secondo giorno, risalendo le colline ai piedi della Majella, hanno raggiunto il comune di Roccascalegna (dove sono stati accolti dall’Amministrazione Comunale), Gessopalena ( qui hanno visitato il borgo distrutto dagli obici tedeschi nel dicembre del 1943) e poi quello di Fara San Martino. Dalle omonime gole, il terzo giorno, i camminanti sono saliti sul Monte Amaro (2793 m. ). Lungo la valle di Fara San Martino, dove spiritualità e cultura agro-pastorale, trovano un connubio e una sintesi perfetta ( qualche anno fa, in uno scenario che lascia senza fiato, è stata riportata alla luce l’Abbazia benedettina di San Martino in Valle le cui origini risalgono al IX, X secolo), i camminanti hanno avuto modo di esperire l’asprezza della vita del pastore. Qui, infatti, a 1800 m. circa di quota resiste al tempo l’ultimo pastore della Majella (Domenico Di Falco) che ancora oggi effettua la transumanza verticale e porta in estate il suo gregge di capre a brucare l’erba fresca delle alte quote. Alle ore 15.00 del 24 giugno i camminanti, stanchi ma felici del cammino attraverso luoghi di bellezza notevole e attraverso la loro storia, hanno raggiunto la cima del Monte Amaro! la discesa è avvenuta verso Campo di Giove.