L’Aquila. “Sulla vicenda-tasse è in atto una maldestra operazione di sciacallaggio politico”. Lo dice il deputato aquilano della Lega, Luigi D’Eramo, alla luce della bocciatura in aula, al Senato, degli emendamenti che avrebbero innalzato la soglia del de minimis da 200 a 500 mila euro, consentendo di ridurre la platea delle imprese potenzialmente a rischio restituzione. “In realtà”, spiega D’Eramo, non è accaduto nulla di diverso rispetto a quanto già successo in Commissione Atti urgenti.
La linea è ormai tracciata: l’interlocuzione con il governo, a cui il sottoscritto e la componente parlamentare della Lega stanno lavorando alacremente, precederà quella con l’Europa, così come sancito anche dal tavolo tecnico presieduto dal sindaco Biondi e dal vice presidente della giunta regionale Giovanni Lolli. Su iniziativa della Lega sono stati approvati all’unanimità la proroga di ulteriori 60 giorni per la consegna della documentazione da parte delle imprese e un ordine del giorno che vincola il governo all’interlocuzione con l’Europa. A fronte di questo, non si comprendono le dichiarazioni di alcuni esponenti politici che oggi attaccano il governo per la mancata approvazione di atti su cui si è già ampiamente dibattuto in Commissione. Mi riferisco in particolare a Nazario Pagano, che mai ha partecipato a una sola riunione del tavolo tecnico pur essendo regolarmente invitato o al governatore Luciano D’Alfonso, che nonostante ricopra ancora, ingiustificatamente, un doppio ruolo istituzionale, ha disertato regolarmente il tavolo e ora tenta un maldestro recupero spostando l’attenzione dalle spoliazioni perpetrate ai danni dell’Aquila a una vicenda di cui conosce poco e niente. E, infine, mi riferisco a Stefania Pezzopane, la quale è stata informata pedissequamente dal sottoscritto sui modi e sui tempi dell’incontro con il governo, essendo la stessa parte integrante della delegazione, insieme al sindaco Biondi, a Lolli e all’avvocato Robeto Colagrande, ma nonostante questo preferisce abbandonarsi a dichiarazioni di stampo politico del tutto fuorvianti. Una nota a parte merita il Pd, che oggi chiede addirittura un Consiglio comunale straordinario sull’argomento, dimenticando i lunghi anni in cui è stato al governo del Paese e della città e in cui nulla ha fatto per arrivare a una soluzione radicale del problema. La Lega e il sottoscritto proseguiranno in maniera costante a lavorare per evitare che sulle imprese giunga una mazzata economica ingiustificabile. L’interlocuzione con il governo è costante e proficua”.