Pescara. Da venerdì si balla al Parco di Cocco con il festival dedicato alla musica indipendente. Per tre giorni Pescara diventa una capitale internazionale della musica: al via il 29 giugno IndieRocket, Festival organizzato dall’Assessorato alla cultura del Comune di Pescara e dall’Associazione IndieRocket, con il contributo di Regione Abruzzo e Fondazione Pescarabruzzo. con artisti da tutto il mondo e star di YouTube con milioni di visualizzazioni La quindicesima edizione della tre giorni abruzzese coinvolgerà tutta la città con musicisti dai cinque continenti, concerti in anteprima nazionale, attività all’aria aperta, laboratori e una speciale caccia al tesoro in realtà aumentata in collaborazione con ISIA Design. Grande attenzione all’ambiente: sconti per chi viaggia in treno e la promozione di un innovativo servizio di condivisione delle auto per limitare le emissioni. Musicisti dagli Stati Uniti, dalla Cina, dal Ghana e dall’Australia, stelle di YouTube da milioni di visualizzazioni, performance artistiche, laboratori e installazioni inedite: dal 29 giugno fino al primo luglio Pescara si trasforma in una capitale internazionale della musica con la quindicesima edizione di IndieRocket. Il festival si prepara a coinvolgere e stupire con una programmazione ricca e articolata, che invaderà il Parco Di Cocco per tre giorni. Il festival è stato presentato con una conferenza stampa- concerto nella sala giunta del Comune di Pescara. Presenti l’assessore alla cultura Giovanni Di Iacovo e i rappresentanti dell’associazione IndieRocket. Ai suoni il duo electropop Ramilléte Blonda (Marco Mazzei e Marco Pizii).
“Abbiamo voluto dare poco spazio alle parole e molto di più alla musica con una performace dal vivo in occasione dei 15 anni di IndieRocket”, così l’assessore alla Cultura Giovanni Di Iacovo, “iniziativa musicale più partecipata e amata della regione, che coinvolge gruppi da ogni parte del mondo. Ha una linea sperimentale e di ricerca importante, senza eguali in Italia, l’IndieRocket nasce dalle passioni di pochi ragazzi, primo fra tutti Paolo Visci che lo ha inventato e portato avanti, ma ora è diventato un vero e proprio centro di creatività e solidarietà e si basa sul lavoro di tanti volontari e volontarie, che rendono possibile la costruzione di questo importante festival, che è diventato una colonna dell’offerta musicale di questa regione. Per alcuni anni è stato tenuto in esilio, noi lo abbiamo riportato nel cuore del Parco per vederlo crescere e rilanciare, cosa che sta accadendo”. “Grazie per vicinanza e supporto sempre più pieno dell’amministrazione”, aggiunge Paolo Visci, “senza questo contributo il festival non sarebbe stato possibile, una piccola parte del budget è messo in campo grazie al sostegno e la gran parte della produzione è poi affidata alle nostre forze e alla disponibilità dei nostri partner che ci consentono di realizzare il festival. Anche quest’anno siamo riusciti a tenere un ingresso gratuito fino alle 21, poi con un piccolo contributo di 5 euro si può godere dei concerti che seguono. E’ una manifestazione che ha un accesso il più possibile orizzontale, perché chiunque possa fruirne nella maniera più facile possibile. Tre sono le grandi direttrici che rispecchiano le serate: una prima dedicata al rock e alle incursioni di tutti i generi che in questi 70 anni di rock hanno sviluppato; le altre dedicate alla musica elettronica alla world music la domenica. Ci piacciono le commistioni fra generi, culture e persone, un quadro che si esprime nella bella grafica di Paolo Baghino che è un omaggio alla città e alla regione ed è anche una parodia a quello che siamo riusciti a compiere fino ad ora. Noi siamo orgogliosi di arrivare a questo traguardo che è la dimostrazione che un gruppo di giovani che vuole portare una manifestazione totalmente indipendente riesce ad ottenere un risultato così importante. Da sempre poi al festival è collegato a un discorso generale sulla sostenibilità che noi cerchiamo di supportare dentro la manifestazione con delle partnership importanti con Trenitalia e con una piattaforma, Clubsharing, il Social Ride-Sharing per gli eventi. Chi acquista un biglietto Trenitalia ha uno sconto del 20 per cento del merchandising della manifestazione, contestualmente clubsharing è un servizio dedicato alla mobilità sostenibile e indirizzato al pubblico dei grandi eventi, una piattaforma che fa da luogo di incontro per dividere le spese e raggiungere Pescara e l’IndieRocket”.
“Mi piaceva ribadire qualcosa rispetto all’impatto del festival sulla città”, aggiunge la consigliera Daniela Santroniche da sempre segue l’evento, “questa manifestazione è l’unica a livello regionale e oltre ad avere una politica culturale bene definita rispetto all’accesso libero alla cultura: è l’unica possibilità di fruire di un festival musicale in modo gratuito, nata con scetticismo di alcuni, ma a cui adesso ci teniamo tutti quanti. E’ ovvio che questo è possibile grazie al sostegno economico dell’Amministrazione ed è dovuto in buona parte ai partner che ci danno una mano e ai volontari che con passione e impegno ci danno una mano. A tale proposito è bello rilevare che quest’anno la maggior parte dei volontari che hanno risposto alla call è minorenne, cosa che significa che è l’unico festival che riesce a rinnovare il suo pubblico. Ragazzi che hanno la stessa età del Festival cosa che mi riempie di gioia ed è una delle cose più importanti che il Festival lascia alla città”. L’impianto grafico di questa edizione, come delle precedenti a partire dal 2010 (esclusa quella del 2016) è di Paolo Baghino, graphic-designer specializzato in marchi di abbigliamento. Un lavoro celebrativo, che sulla concomitanza fra la 15esima edizione e l’anno 2018, ha ispirato un intervento a partire dai numeri 15/18. “Per celebrare i 15 anni di avanguardie musicali dell’IRF siamo partiti dunque dal Futurismo – commenta Paolo Baghino -. Con l’idea di una città componibile-scomponibile, formata dagli elementi urbanistici e monumentali più riconoscibili di Pescara e dintorni in modo tale da poter avere uno skyline modulabile in orizzontale e in verticale. Gli elementi della città sono riprodotti volutamente in un 3D elementare, mentre il cielo il mare i monti sono ispirati da opere di Depero, Balla e Russolo. La versione della città verticale, creata affastellando monumenti, ponti e palazzi è una sorta di pescara-babele-luna park, governata dallo scoiattolo simbolo dell’IRF posto sulla sommità del Comune”. Nella stessa grafica anche un ricordo di Pablo Sax. Le attività collaterali. Non solo musica: sono infatti numerose le attività pensate per grandi e piccini, tra laboratori di circo acrobatico, yoga e mindfulness, presentazioni di fumetti, mostre fotografiche e happening di arte contemporanea. In collaborazione con ISIA Pescara Design il 30 giugno anche una grande caccia al tesoro multimediale tra QR code misteriosi da decifrare con lo smartphone ed enigmi da risolvere attraversando la città in bici: la caccia avrà come tema “Segui lo scoiattolo”, dall’animale simbolo del festival, e prenderà il via alle 9 in piazza Salotto per chiudersi al Parco Di Cocco alle 19. L’ambiente. Centrale, anche per l’edizione 2018, la tematica ambientale: con gli obiettivi di ridurre l’inquinamento da gas di scarico, decongestionare il traffico e sensibilizzare i più giovani all’utilizzo dei mezzi pubblici, come alternativa efficiente e sicura a mezzi più inquinanti, IndieRocket ha infatti rinnovato anche per questa edizione la sinergia con Trenitalia Abruzzo. Chiunque si presenti al festival munito di biglietto del treno regionale potrà beneficiare di uno sconto del 20% sull’acquisto del merchandising di IndieRocket. Inoltre, grazie agli accordi con Confcommercio (Sindacato Balneatori e Federalberghi) chiunque si sposti con i treni regionali per raggiungere Pescara e Montesilvano o possieda un abbonamento regionale per l’Abruzzo in corso di validità può usufruire di un 50% di sconto sul noleggio giornaliero delle attrezzature balneari come ombrellone, sdraio, sedia e del rimborso integrale del prezzo del biglietto del treno (fino a 25 euro) per una notte in albergo. IndieRocket, infine, aderisce a Club Sharing, un servizio per la condivisione delle automobili – il car sharing, appunto – che mette in contatto chi offre e chi cerca passaggi, per percorrere insieme il tragitto verso Pescara, riducendo il numero delle auto in circolazione e, di conseguenza, le emissioni.
Il programma: si parte venerdì 29 giugno al Parco di Coccocon l’esercitazione di circo acrobatico a cura di Michela Marrone di Molino Elettrico Lab per proseguire con il laboratorio musicale di Osvaldo Bianchi (ore 15.30). Alle 17.30, uno spazio dedicato agli amici a quattro zampe con “Dogs at play”, percorso didattico di socializzazione fra cani e padroni a cura di Gigi D’amico. Alle 18 Marco Taddei e Simone Angelini presenteranno i fumetti “Anubi” e “Horus” (Coconino Press) in collaborazione con La Feltrinelli Pescara. Alle 21 si inizia con la musica dal vivo: attesissimi i concerti del rocker statunitense Ron Gallo – “il nuovo Jack White” per The Guardian – e dei We Are Scientists, duo newyorchese che ha collezionato milioni di visualizzazioni su YouTube con i suoi ironici video. Sul palco principale anche i BellRays della cantante Kekaula, già voce dei Basement Jaxx, il sestetto belga Phoenician Drive mentre sul palco Collinetta, va in scena la selezione musicale di Fabio Nirta. Si prosegue sabato 30 giugno sempre al Parco di Cocco: alle 15.30 tornano gli allievi di circo acrobatico mentre alle 16 si inaugura la mostra “Randstad1969” a cura di CivicoZero e il gruppo di lettura “La guerriglia reading” dedicato al futurismo. Alle 17.30, ancora Gigi D’Amico per il secondo appuntamento con l’educazione cinofila, mentre in contemporanea si svolgerà la lezione di yoga e tai chi “Il respiro del parco” con Marta Spina del Centro Studi Wushu Kungfu Taresco e Alessandra Isidoro di Abruzzo Mindfulness. Dalle 20, largo alla musica elettronica con la performance audiovisiva del produttore londinese Rival Consoles; l’anteprima nazionale del live di Cristalli Liquidi; il set del trio cinese Re-TROS che vanta un debutto in collaborazione con Brian Eno; l’unica data italiana dei Benin City, giovani promesse del Regno Unito. E ancora, AK/DK da Brighton e i talenti nostrani Andrea Mi, BeWider e The Delay In The Universal Loop. L’ultimo giorno di IndieRocket si apre sempre al Parco Di Coccocon il terzo appuntamento targato Molino Elettrico Lab (ore 15.30), seguito dalla presentazione del progetto Photovoice “Oltre il CAS” con i ragazzi dei centri d’accoglienza di ARCI Pescara. Prosegue inoltre la mostra “Randstasd1969” alle 16, in contemporanea al laboratorio musicale curato da Osvaldo Bianchi. Alle 17 è la volta di “Condividi la tua arte”, happening di arte contemporanea a cura di Daniela Pietranico, mentre alle 17.30 torna “Dogs at play” di Gigi D’Amico. Alle 18.40 si parte con la musica per una serata conclusiva all’insegna dei ritmi dall’antico continente e della world music, con la direzione artistica di Go Dugong: attesissime le performance dell’ensemble congolese KOKOKO! per una data in esclusiva italiana; il live dei Dirtmusic, superband dell’ex Bad Seed Hugo Race con Chris Eckman dei The Walkabouts e Murat Ertel di Baba Zula. E per finire, le esclusive nazionali del duo berlinese Africaine 808 e del producer ghanese Dj Katapila, l’afrofuturismo di Dj Khalab e i beat di Deliuan. IndieRocket importa da tutto il mondo le più innovative realtà della musica indipendente grazie ad un incessante lavoro di ricerca e di approfondimento attraverso le sonorità di tutto il pianeta. Quindici anni di scelte coraggiose, mai scontate: “Chi sceglie IndieRocket sceglie un’esperienza fuori dalle consuete rotte festivaliere italiane”, afferma Federica Angelosante, presidentessa dell’associazione IndieRocket, “sceglie una manifestazione senza ‘lineup fotocopia’, senza nomi inflazionati e senza gli artisti che si trovano in tutti gli altri happening italiani”. Da quindici anni, infatti, Pescara è meta irrinunciabile per tutti gli amanti delle tendenze musicali d’avanguardia, con artisti provenienti da tutto il globo. Dal Giappone al Perù, dall’Australia al Senegal, passando per le capitali europee fino alle grandi metropoli statunitensi, contando più di 250 artisti provenienti dai cinque continenti e oltrepassando le 80.000 presenze nelle ultime dieci edizioni. Costi. Con un costo simbolico di 5 euro dopo le 21, IndieRocket è un festival per tutti, una tre giorni “fluida” che spazia tra arte contemporanea, nuove sonorità dal mondo e attitudine alla socialità.