Pescara. Oltre 400 imprenditori abruzzesi del commercio, del turismo, dei servizi e dell’artigianato aderenti a Confesercenti saranno presenti, domani, in piazza del Popolo a Roma per la prima grande manifestazione unitaria delle piccole imprese, promossa da Rete Imprese Italia, il coordinamento delle cinque principali associazioni di categoria. La Confesercenti abruzzese ha organizzato pullman dalle principali città della regione. «L’adesione ha superato le nostre aspettative – sottolineano il presidente di Confesercenti Bruno Santori ed il direttore Enzo Giammarino – perché le nostre aziende sono giunte al limite della sopportazione. La tassazione è fuori controllo, gli incassi sono ai minimi termini, gli affitti dei locali alle stelle e dietro l’angolo c’è il rischio evidente di un isolamento pericolosissimo della nostra regione, tagliata fuori dai principali assi di collegamento aereo, ferroviario, portuale. Ecco perché l’adesione delle piccole imprese abruzzesi è stata così forte: c’è una enorme voglia di ripartire, ma lo Stato e le amministrazioni locali devono inderogabilmente fare un passo indietro nelle pretese fiscali». La manifestazione arriva dopo un 2013 nero per le aziende abruzzesi, che hanno pagato il prezzo più alto della crisi: il 2013 ha lasciato sul campo 2.152 attività nei soli settori del commercio, dell’artigianato e del turismo, con un saldo pesantemente negativo di 1.067 nel solo artigianato e di 744 attività nel commercio. La provincia che ha sofferto di più, secondo il centro studi Confesercenti, è la provincia di Chieti, che ha perso 907 imprese, ma non c’è stato un solo dato positivo: -486 il saldo nella provincia dell’Aquila, -480 a Teramo, -272 a Pescara.