L’Aquila. Il segretario generale Uil Abruzzo, Michele Lombardo, è intervenuto questa mattina al congresso nazionale della Uil in svolgimento a Roma. Ecco il suo intervento: “Voglio partire con una riflessione che mi è venuta ieri prima che Barbagallo facesse la sua relazione: vedere l’emozione del nostro segretario generale mi ha riportato con la mente a 32 anni fa, quando da giovane operaio metalmeccanico dovetti fare la scelta a quale sindacato iscrivermi. E scelsi la Uil. Nelle lacrime di Carmelo, dunque, c’è la passione: quella passione che serve per fare sindacato e che purtroppo questo Paese ha perso. Abbiamo perso proprio la passione per gli ideali, la passione per quello che si è e per quello che si fa. Il Congresso giunge in un momento particolare: siamo sempre più un Paese individualista, che ha smarrito la via della solidarietà, e ha dimenticato il compito e la missione indispensabili per continuare a essere il secondo Paese manifatturiero al mondo, e uno dei Paesi più industrializzati al mondo”.
“Noi oggi”, continua, “discutiamo con tutti, sul merito, ma dobbiamo essere fermi sulle nostre posizioni, che non possono prescindere dalla necessità di riconoscere che la lotta alla povertà dilagante passa attraverso una sola parola: il lavoro. Solo il lavoro crea dignità e sviluppo. Noi facciamo i sindacalisti, non i politici: non ci bastano gli slogan, ma siamo per i fatti. In merito all’unità, noi dobbiamo giocare all’attacco. Condivido quanto ha detto ieri Barbagallo: serve una nuova vertenza per il paese. Serve ridiscutere di politica industriale, fisco, e porre al centro del dibattito i temi complessivi del lavoro. Ritengo che la Uil da questo congresso possa continua a giocare un ruolo fondamentale per il Paese, ma dobbiamo essere fermi sulle nostre posizioni. Apprezzo tutti e cinque i punti della piattaforma proposta. Ci sono due questioni di fondo: la sicurezza sul lavoro (in tre giorni in Abruzzo abbiamo avuto due morti, aggressioni in carcere), da recuperare. In Abruzzo, inoltre, abbiamo un presidente a metà tempo perché è stato eletto senatore: patto per lo sviluppo, Masterplan, Carta di Pescara sono stati adottati negli anni passati, ma purtroppo l’Abruzzo è tornato nel Mezzogiorno, e lo Svimez che ci dice che siamo tra le regioni di coda. E’ indispensabile, dunque, che anche l’Abruzzo svolti verso la giusta direzione, come auspicato dallo slogan di questo congresso. Viva la Uil!”