L’Aquila. “Non è forte chi non cade mai, ma colui che cadendo ha la forza di rialzarsi” è questa l’emozione che si prova guardando il nuovo Palazzo dell’Emiciclo de L’Aquila. Il monumentale palazzo, edificato nei primi anni del 1600, era stato fortemente lesionato dopo la scossa di terremoto del 9 aprile 2009. In questi 9 anni, di macerie e spasimi, l’orgoglio di rinascita non è mai venuto meno, oggi l’edificio regionale è un connubio di tecnica e ricostruzione dotato di impianti tecnologici straordinariamente moderni e di alta tecnologia.
L’intero edificio è servito da una sonda geotermica posizionata ad una profondità dal suolo circa 254 metri ed alimentata da un impianto solare fotovoltaico pre-esistente in grado da riscaldare e raffrescare l’intero edificio senza l’ausilio di gas-metano rendendo la struttura totalmente ad impatto ambientale pari a zero. Con l’imminente inaugurazione del 22 giugno, si alzerà il sipario su uno dei simboli dell’Abruzzo che ce la fa e, per l’occasione, si presenterà con una nuova veste. L’intero colonnato e la facciata sono state completamente ristrutturate anche nella loro illuminazione, un intervento incredibile di tecnica ed eleganza di ultima generazione che ha valorizzato un patrimonio storico e artistico in chiave moderna, merito dell’intervento della nota ditta abruzzese ElettroidraulicaSilvi che con enorme soddisfazione dei direttori tecnici dell’azienda Michele e Marcello Mancinelli hanno così commentato:“siamo molto soddisfatti nell’aver avuto la possibilità di contribuire con le nostre capacità nel valorizzare un patrimonio storico e artistico in chiave moderna con un progetto illuminotecnico unico e con soluzioni eco sostenibili.”