L’Aquila. L’Ugl Fna, rispetto alla proposta di “riformulazione dell’assetto organizzativo del dipartimento opere pubbliche, governo del territorio e politiche ambientali nonché del dipartimento opere pubbliche , governo del territorio e politiche ambientali, della Regione Abruzzo, intende esprimere il suo deciso “No” . La riformulazione dell’assetto organizzativo del Dipartimento Opere Pubbliche, Governo del Territorio e Politiche ambientali con sede a L’Aquila che verrebbe rinominato Dipartimento Governo del Territorio e Politiche Ambientali e, dunque, già nella denominazione verrebbe a perdere la dicitura “opere pubbliche”, di fatto, comporterà il trasferimento di quattro servizi del con sede a L’Aquila sotto i portici di S. Bernardino, sotto la direzione del Dipartimento Infrastrutture, Trasporti, Mobilità e Logistica con sede al Viale Bovio a Pescara.
“Il dipartimento opere pubbliche, Governo del territorio e politiche ambientali passerebbe, in concreto, da 15 a 9 servizi. Non si tratta di trasferimento del personale o di sedi lavorative”, ha dichiarato Simone Tempesta, segretario provinciale Ugl Fna, “ma una cosa è certa, verranno sottratte competenze dal dipartimento aquilano per attribuirle a quello pescarese. Cambieranno i centri decisionali e politici e ciò, in prospettiva, renderà senz’altro rischioso che uffici e personale vengano successivamente trasferiti per razionalizzare il lavoro intorno al “centro decisionale”. La riorganizzazione che si intende attuare non apporterebbe, di fatto, il benché minimo beneficio organizzativo o amministrativo, anzi, al contrario, comprometterebbe la funzionalità dii servizi ben amalgamati tra loro”.
“L’operazione”, continua, “sembra essere esclusivamente un mero atto di sciacallaggio volto a salvaguardare esclusivamente gli interessi della popolazione residente nell’interland pescarese, attuata persino in spregio allo Statuto Regionale che all’art. 43 testualmente recita: le direzioni della Giunta hanno sede a L’Aquila e Pescara e conservano l’attuale articolazione territoriale. Il tutto lascia naturalmente intendere la volontà degli amministratori di questa Regione di depauperare e delegittimare il ruolo che L’Aquila riveste dal 1971. Va posto in risalto che gli uffici pubblici, nel nostro territorio, già svantaggiato per la localizzazione geografica ed ulteriormente indebolito dagli eventi catastrofici del 2009, rivestono un ruolo fondamentale nel tessuto economico-finanziario ed associativo.
La perdita di posti di lavoro nel medio e lungo periodo rappresenterà diminuzione di denaro circolante, meno possibilità per i cittadini di spendere denaro, di fare la spesa quotidiana e, più rischio per commercianti ed imprenditori di entrare in sofferenza con ulteriore perdita di posti di lavoro e conseguente spopolamento del nostro territorio. Ottima l’iniziativa intrapresa dal Sindaco e dal Consiglio Comunale. La difesa degli uffici pubblici, localizzati nel nostro territorio, per noi aquilani non rappresenta una semplice lotta per la tutela del campanile ma una guerra per la sopravvivenza della nostra città”.