L’Aquila. La chiesa di Santa Maria del Suffragio nel cuore del centro storico dell’Aquila, nota come ‘Anime Sante’, uno dei simboli del terremoto del 2009 con la cupola che crollò in diretta televisiva e oggetto di importanti ed innovativi lavori di riparazione, verrà restituita alla città a fine ottobre 2018. È quanto emerso in occasione della visita dell’ambasciatore francese in Italia, Christian Masset, che ha visitato il cantiere teatro del complesso restauro della chiesa che si trova in piazza Duomo. I lavori, eseguiti dall’Ati capeggiata da Italiana costruzioni Spa, sono durati quattro anni in un intervento condiviso tra il governo italiano e quello francese che ha coperto il 50 per cento del finanziamento con circa 3 milioni e 250mila euro. L’appalto è stato gestito dal Segretariato regionale Mibact per l’Abruzzo. “Sono onorato e molto emozionato. Nel 2009, mi sono occupato del G8 e del G20 e ho visto L’Aquila a poche settimane dal terremoto. Questa è la prima volta che torno in città da quella data e vedere tutte queste gru, i palazzi antichi tornati al loro splendore, i restauri e i cantieri, mi ha commosso, è un segno importante della rinascita della città”, ha spiegato il diplomatico francese. “Oggi vorrei rendere omaggio a tutti i cittadini, che pian piano stanno riconquistando i loro spazi.
Questa chiesa è cara alla cittadinanza ed è il simbolo di un impegno molto forte, di un lavoro di rafforzamento importante e di una collaborazione attiva tra francesi e aquilani”. D’accordo con il messaggio dell’ambasciatore, il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, che ha parlato di un “carattere di internazionalità del sacrificio del capoluogo, ma anche del percorso di rinascita della città stessa. Ancora scontiamo – ha spiegato ancora – le difficoltà del postsisma, ma sono compensate dalla consapevolezza di essere protagonisti di una delle più straordinarie opere di
rinascita di un territorio”. L’arcivescovo Giuseppe Petrocchi, che a fine mese diventerà cardinale, ha sottolineato che “ogni volta che un’opera distrutta viene riaperta, non soltanto restaurata, ma ricondotta ad uno splendore più forte e più evidente di prima, mi sembra di cogliere le tappe di una progressiva rivincita sul terremoto, una riconquista che è il risultato di uno sforzo comune, di più voci che sono riuscite ad intonarsi bene insieme, è necessario dialogare per una storia condivisa e la collaborazione per i lavori delle ‘Anime Sante’ è stata fondamentale”.


