L’Aquila. Si chiama “The Harvest” il docufilm che verrà proiettato all’Aquila mercoledì 20 giugno, nello spazio sociale di CaseMatte, parco di Collemaggio. L’appuntamento è per le ore 20, quando ci sarà un aperitivo cena sociale, e a seguire il film alla presenza del regista Andrea Paco Mariani. The Harvest rappresenta un documento importante sulla condizione dei migranti sikh che lavorano nei campi dell’Agro Pontino laziale, quelli da cui proviene la stragrande maggioranza della frutta che arriva sulle tavole all’Aquila e nel centro Italia. La storia di Gurwinder è rappresentativa di un vasto universo di sfruttamento: un esercito silenzioso di uomini piegati nei campi a lavorare, senza pause, attraversa oggi l’Italia intera. Raccolta manuale di ortaggi, semina e piantumazione per 12 ore al giorno filate sotto il sole; chiamano padrone il datore di lavoro, subiscono vessazioni e violenze di ogni tipo. Quattro euro l’ora nel migliore dei casi, con pagamenti che ritardano mesi, e a volte mai erogati, violenze e percosse, incidenti sul lavoro mai denunciati e “allontanamenti” facili per chi tenta di reagire.
The Harvest racconta tutto questo: la vita delle comunità Sikh stanziate stabilmente nella zona dell’Agro Pontino e il loro rapporto con il mondo del lavoro. I membri di queste comunità vengono principalmente impiegati come braccianti nell’agricoltura della zona. Gli episodi di sfruttamento (caporalato, cottimo, basso salario, violenza fisica e verbale) sono stati rilevati in numerosi casi, quasi sempre da associazioni che operano sul territorio locale. A fianco di questi fenomeni è inoltre cresciuto in maniera esponenziale l’uso di sostanze dopanti per sostenere i faticosi ritmi del lavoro nei campi.
L’Aquila. Si chiama “The Harvest” il docufilm che verrà proiettato all’Aquila mercoledì 20 giugno, nello spazio sociale di CaseMatte, parco di Collemaggio. L’appuntamento è per le ore 20, quando ci sarà un aperitivo cena sociale, e a seguire il film alla presenza del regista Andrea Paco Mariani. The Harvest rappresenta un documento importante sulla condizione dei migranti sikh che lavorano nei campi dell’Agro Pontino laziale, quelli da cui proviene la stragrande maggioranza della frutta che arriva sulle tavole all’Aquila e nel centro Italia. La storia di Gurwinder è rappresentativa di un vasto universo di sfruttamento: un esercito silenzioso di uomini piegati nei campi a lavorare, senza pause, attraversa oggi l’Italia intera. Raccolta manuale di ortaggi, semina e piantumazione per 12 ore al giorno filate sotto il sole; chiamano padrone il datore di lavoro, subiscono vessazioni e violenze di ogni tipo. Quattro euro l’ora nel migliore dei casi, con pagamenti che ritardano mesi, e a volte mai erogati, violenze e percosse, incidenti sul lavoro mai denunciati e “allontanamenti” facili per chi tenta di reagire.
The Harvest racconta tutto questo: la vita delle comunità Sikh stanziate stabilmente nella zona dell’Agro Pontino e il loro rapporto con il mondo del lavoro. I membri di queste comunità vengono principalmente impiegati come braccianti nell’agricoltura della zona. Gli episodi di sfruttamento (caporalato, cottimo, basso salario, violenza fisica e verbale) sono stati rilevati in numerosi casi, quasi sempre da associazioni che operano sul territorio locale. A fianco di questi fenomeni è inoltre cresciuto in maniera esponenziale l’uso di sostanze dopanti per sostenere i faticosi ritmi del lavoro nei campi.