Pescara. E’ partita da Pescara la prima tappa del roadshow “Le opportunità di sviluppo delle fonti rinnovabili nel settore elettrico – Incontri con il territorio” organizzato da Elettricità Futura. Un’occasione di confronto tra istituzioni e aziende del settore elettrico con un particolare focus sullo sviluppo delle rinnovabili e le opportunità di finanziamento. Questa prima tappa, organizzata in collaborazione con Confindustria Chieti e Pescara, “ha dimostrato quanto gli operatori del settore elettrico e le tecnologie siano pronte per la transizione energetica”, ha dichiarato Luigi Napoli, direttore generale Elettricità Futura, “quello che chiediamo alle istituzioni è proprio una visione di sistema, in cui gli strumenti siano coerenti con gli obiettivi”.
Ad aprire il convegno Gennaro Zecca, presidente Confindustria Chieti Pescara: “Efficienza energetica e sviluppo delle rinnovabili sono le due roadmap da seguire grazie a una rete intelligente e un sistema burocratico e amministrativo che permetta la rapida realizzazione di investimenti a basso impatto ambientale”. Pietro Pacchione, membro organi direttivi Elettricità Futura, ha sottolinea l’importanza della sinergia per un’associazione come Elettricità Futura: “L’Italia ha fatto tanto, è stato uno dei primi Paesi a sviluppare eolico e solare. E’ cambiato il paradigma, ora è fondamentale cogliere le nuove opportunità. La penetrazione delle FER sui consumi complessivi passerà dal 17,5% nel 2017 al 28% nel 2030″, ha affermato Giovanni Simoni, coordinatore della Cabina di Regia di Elettricità Futura, “nel 2017, il 32% della richiesta energetica elettrica è stata soddisfatta da FER con 103,4 TWh. Per raggiungere gli obiettivi Sen al 2030 occorre implementare la produzione di 3,6 GW ogni anno. Obiettivo che si può raggiungere tramite un’effettiva collaborazione con gli enti locali”.
Per quanto riguarda il quadro locale, Iris Flacco, dirigente Servizio Politica Energetica, Qualità dell’Aria Regione Abruzzo, ha illustrato le varie opportunità dell’Abruzzo: “Nel 2015, il 60% dei consumi della nostra Regione proveniva da fonte rinnovabile. Le industrie energetiche sono pronte ad affrontare le nuove sfide; l’efficientamento delle imprese, invece, è un processo più lento. Abbiamo realizzato delle linee guida in cui si intravede dove è possibile o vietato costruire nuovi impianti. Ad esempio, attraverso il fotovoltaico abbiamo l’opportunità di realizzare una copertura nelle aree degradate, come le cave”. Non è mancata una riflessione sul problema dei cambiamenti climatici: “In Abruzzo”, ha continuato la Flacco, “dal 1990 ad oggi la temperatura è aumentata di 1°C. Occorre inventare dei sistemi nuovi per coesistere con il problema e nel mentre cercare di risolverlo”.
Nell’ottica del rafforzamento tra territorio ed Elettricità Futura, verrà avviato uno sportello aperto che, nel territorio abruzzese, sarà coordinato da Massimo Cavaliere, il quale è intervenuto con una relazione sul tema del fotovoltaico e della generazione distribuita. “La generazione distribuita”, ha affermato, “può essere un punto di forza per l’Abruzzo, il cui asset è costituito per la maggior parte da piccole e medie imprese. Una sezione è stata dedicata al tema del finanziamento: “La finanza”, ha affermato Diego Percopo, Associato Elettricità Futura, “sta dimostrando un forte interesse per gli investimenti destinati allo sviluppo delle fonti rinnovabili. Per incoraggiare questa tendenza il settore ha però bisogno di un quadro normativo certo e di operatori che possano implementare una gestione industriale del proprio parco impianti”. Una mattinata intensa, arricchita da altri focus anche su fotovoltaico e idroelettrico, grazie all’intervento di Flavio Andreoli Bonazzi e Mauro Moroni, e sull’internazionalizzazione, tema sviluppato da Andrea Zaghi, Direttore Area Affari e Servizi Associativi Elettricità Futura.