Pescara. E’ cominciata a Palazzo di Giustizia la rimozione delle lastre di marmo dalle facciate dell’edificio, si tratta di un’operazione di sicurezza, attesa da tanti anni, necessaria perché le lastre in marmo di Carrara previste ai tempi della costruzione, si sono rivelate instabili e dopo decenni di attesa è ora possibile procedere alla sostituzione con lastre di egual misura ed effetto, ma in grès porcellanato. Stamane il sindaco Marco Alessandrini, il vicesindaco Antonio Blasioli e il dirigente del Settore Lavori Pubblici Giuliano Rossi hanno svolto un sopralluogo sul cantiere dove si sta provvedendo alla rimozione, che al momento interessa l’area interna al parcheggio degli avvocati. “Tutto questo è stato possibile grazie ad una storica transazione fra Comune di Pescara, il concessionario Consorzio Sapro e l’impresa esecutrice dei lavori ATI Astaldi Spa (capogruppo mandataria), Matarrese Spa, Salini Costruzioni Spa e Toto Spa (mandanti)”, commentano io sindaco Marco Alessandrinie il vicesindaco Antonio Blasioli, “un’intesa siglata a fine inverno, che ha posto la parola fine relativa a un contenzioso che durava da vari decenni sui lavori di realizzazione del Palazzo di Giustizia di Pescara e ha reso possibile la manutenzione e il completamento che sono attualmente in corso”.
“Sul cantiere si sta provvedendo alla rimozione delle lastre”, continuano, “sarà un lavoro impegnativo, perché queste ricoprono l’intero edificio e l’ATI procederà per lotti da 1.000 mq. Al momento una buona parte ha già una destinazione: circa 1.400 mq, verranno subito impiegati come pavimentazione della passeggiata della riviera di Porta Nuova, attualmente in corso di lavorazione, altri 2.000 mq per la riqualificazione che presto verrà avviata su via Regina Elena, altre, infine, saranno vendute ai soggetti che hanno manifestato interesse. Dal Settore tecnico ci riferiscono che si tratta di due privati residenti a Chieti che hanno richiesto due lotti sempre da 1.000 mq l’uno, per un ammontare di 47.680 euro, questa la proposta al prezzo di partenza della gara, attualmente sono in corso le verifiche necessarie ad arrivare alla determina di aggiudicazione da parte del dirigente sui due lotti e poi si provvederà alla stesura dell’atto di compravendita, a seguito del pagamento di quanto pattuito per provvedere alla prima fornitura richiesta per luglio. C’è anche un terzo interessato, che ha però tempi meno stretti”.
“Il lavoro sul Palazzo procederà in progress: si provvederà”, concludono, “alla rimozione e progressiva risistemazione delle facciate, abbiamo chiesto semplicemente un’accelerazione in fase iniziale per poter procedere al riutilizzo sui cantieri, ma poi sarà un lavoro composito. Ricordiamo che l’accordo firmato a fine inverno comporterà un risparmio per l’Ente di 2.602.012,64 milioni di euro, oltre a risparmi di scala che derivano dal reimpiego della pietra per la pavimentazione di marciapiedi da rifare. Una vicenda che si chiude davvero a vantaggio della città”.