Pescara. “Psicosi da acqua”, nelle scuole di Pescara, dopo il comunicato diffuso ieri dalla società che gestisce le mense scolastiche, in cui “tra le righe si dava la colpa all’acqua” per la tossinfezione alimentare che ha interessato circa 180 bambini iscritte in diverse scuole. Lo ha raccontato l’assessore comunale all’Istruzione, Giacomo Cuzzi, nel corso di una conferenza stampa, presente tra gli altri anche il sindaco Marco Alessandrini. “Dopo quel comunicato e visti i titoli sui giornali – dice Cuzzi – in molte scuole, per precauzione, non è stato possibile consumare acqua”. “Non vi è nessuna implicazione delle acque rispetto al fenomeno dell’intossicazione alimentare, da un lato per la natura stessa del batterio, il Campylobacter, e dall’altro anche alla luce di una serie di risultati frutto di controlli eseguiti sia dall’amministrazione che dal gestore idrico”, afferma il sindaco.
Il Comune di Pescara contro le ditte che in Ati gestiscono il servizio di refezione scolastica, al centro delle polemiche dopo che 180 bambini sono finiti in ospedale con una tossinfezione alimentare. Se il sindaco, Marco Alessandrini, sottolinea che “noi vogliamo chiudere con questi signori, e siamo fiduciosi che questo possa avvenire, ma abbiamo bisogno di riscontri scientifici”, l’assessore a Istruzione e Mense, Giacomo Cuzzi, parla di “atteggiamenti non seri e poco corretti e daremo mandato alla nostra avvocatura interna per verificare le vicende, le responsabilità e gli atteggiamenti successivi”. “Questo incontro – dice il sindaco in conferenza stampa – è stato organizzato per sgombrare il campo da paure e da equivoci a proposito dell’acqua. Quanto accaduto dà il senso degli interessi in ballo, ma noi facciamo l’interesse pubblico e andiamo avanti. Ci dicono che saranno necessarie indagini approfondite e aspetteremo gli esiti degli accertamenti, ma mi sembra che il quadro vada componendosi in una determinata direzione”. “Il nostro obiettivo – aggiunge il primo cittadino – è garantire dalla riapertura dell’anno scolastico e, in particolare, da ottobre, un nuovo servizio mense in cui non vi siano queste anomalie, perché l’intossicazione alimentare di 180 bambini è una cosa molto grave”. “Per me, non solo per la vicenda, ma anche per le condotte successive e per gli atteggiamenti atti a gettare la palla in tribuna e creare confusione – afferma l’assessore Cuzzi – il rapporto di fiducia si è consumato. Lo dico da assessore e da zio di una bimba che è stata male: se dipendesse da me li caccerei a calci domani mattina”.


