L’Aquila. “Un appello affinché i Parlamentari abruzzesi siano firmatari di un provvedimento di modifica al Decreto appena approvato dal Governo e che contenga le misure urgenti che riguardano L’Aquila, a partire dal recupero delle tasse sospese a seguito del sisma 2009”. Lo lancia il Sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, appena appresa la notizia dell’approvazione da parte del Governo del Decreto con cui vengono prorogate alcune scadenze per le popolazioni residenti nel cratere sismico del 2016. “L’ampliamento dei termini per la consegna della documentazione al Commissario Margherita Maria Calabrò è quantomai nacessario, visto che la scadenza degli stessi cadrà in piena estate. Considerato il delicatissimo momento politico, non ci saranno molte occasioni per intervenire sulla vicenda. – spiega il sindaco – Per cui è fondamentale non perdere questo treno, dettare regole di ingaggio inequivocabili a partire dalla fissazione della soglia del de minimis a 500.000 euro e che tale importo costituisca la franchigia da scomputare per le aziende che si trovassero in una situazione di eccedenza”.
L’appello del primo cittadino è stato accolto dal senatore Gaetano Quagliariello. “Il decreto varato oggi dal Consiglio dei ministri in materia di terremoto rappresenta lo strumento parlamentare ideale per introdurre, attraverso un emendamento in sede di conversione in legge, una misura che risolverebbe gran parte dei problemi causati dalla procedura di infrazione Ue sulle agevolazioni fiscali post sisma 2009 all’Aquila”. Dichiara il leader di ‘Idea’. “Applicando al periodo interessato il de minimis secondo i parametri del temporary framework, dunque con una franchigia di 500mila euro anziché di 200mila – prosegue Quagliariello -, la platea dei soggetti esposti alla assurda richiesta di restituzione delle tasse si ridurrebbe sensibilmente. Raccolgo pertanto l’appello del sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, capofila insieme alle forze istituzionali e sociali della città di una battaglia contro questa intollerabile ingiustizia, e mi farò promotore, in raccordo con gli altri colleghi parlamentari eletti in Abruzzo e con le istituzioni del territorio, di un emendamento che limiti di molto i danni e provveda altresì a dilazionare scadenze temporali quantomai disagevoli. Se questo sarà l’unico atto parlamentare della XVIII legislatura – conclude -, comunque ne sarà valsa la pena”.


