È molto probabile che nel tram tram quotidiano pochi abbiano avuto il tempo di sedersi e riflettere su quello che sta accadendo nelle ultime settimane. Un riepilogo veloce è quantomeno necessario. Nei prossimi mesi e nei prossimi anni avremo modo di vedere dei cambiamenti che fino a pochi anni fa sarebbero sembrati impossibili. Da un lato stiamo assistendo a società private e individui che emettono denaro virtuale sotto forma di valute. Dall’altro, altri enti che timidamente cercano di regolamentare il settore senza capirlo a fondo. Quel che è chiaro è che per quanto riguardo il mondo cripto il futuro è ancora da scrivere.
Troppo snob per Bitcoin
Sono molte le figure rilevanti che denigrano Bitcoin come spazzatura. Che abbiano ragione o torto lo si vedrà nel lungo termine. Tuttavia, negli ultimi mesi si è assistito ad un vero e proprio cambio di tendenza. Il Chicago Mercantile Exchange, ha già creato prodotti finanziari quali futures legati al prezzo di Bitcoin. Secondo il CME, questi futures sono una misura standard e stanno accelerando la professionalizzazione del trading Bitcoin.
Dal canto suo, la New York Stock Exchange sta pensando ad una piattaforma di trading online che aprirebbe gli investimenti in Bitcoin a investitori istituzionali.
Più recentemente, Goldman Sachs ha dichiarato il suo interesse alle attività di trading online. Non solo la banca d’affari ha dichiarato il suo interesse, ma lo ha fatto con stile, dichiarando di voler aprire un dipartimento per il trading di Bitcoin.
Sicuramente, non tutti hanno cambiato idea su Bitcoin e in particolare i due paperoni Warren Buffet e Bill Gates. Nonostante questo, soffia un’aria nuova su Wall Street e gli effetti si stanno facendo sentire.
Gli ETF non stanno a guardare
Come noto un ETF è un exchange-traded fund, ossia un fondo d’investimento a gestione passiva. Questo fondo è basato su una serie di strumenti sottostanti per distribuire il rischio e variare il rendimento dell’ETF.
Fino a qualche decina di anni fa, il trading su fondi simili era estremamente costoso e riservato ad un élite finanziaria con investimenti proibitivi per singoli individui. Successivamente, gli ETF hanno ridotto i costi in maniera notevole e questo grazie anche alla tecnologia.
La stessa tecnologia ha permesso il trading di ETF su Trade.com e piattaforme simili in anni più recenti. Questa possibilità ha di fatto minimizzato il costo di trading per individui privati, costituendo di fatto un cambio di paradigma per i grandi istituti finanziari.
Ad oggi si assiste ad un altro cambiamento interessante. Recentemente, Coinbase ha confermato la possibilità di acquistare Bitcoin (o altre criptovalute) su un fondo, anziché negoziare direttamente sullo scambio.
Mentre il trading di ETF su Trade.com permette di operare su asset sottostanti, il trading di Bitcoin su un fondo permette di acquistare o vendere valute virtuali su un fondo virtuale. Con il lancio di Coinbase Index Fund, Coinbase va a posizionarsi come una società di servizi finanziari più strutturata con un’offerta più ampia.
Non è tutto rose e fiori
La società non ha dichiarato quando il fondo sarà disponibile al pubblico. Inoltre, sembra che l’investimento minimo sia di 10000 dollari, rendendolo sicuramente meno appetibile per molti investitori privati.
Nonostante questo, Coinbase si aspetta un’enorme domanda dalla vendita al dettaglio quando questa sarà disponibile. Questa vendita avverrà molto probabilmente con strumenti simili ai noti ETF.
Le informazioni pubblicate su questo articolo hanno finalità informativa, e/o pubblicitaria/promozionale e non sono in alcun modo da intendersi né come consulenza né come sollecitamento all’investimento. Le attività di trading comportano un alto livello di rischio e non sono adeguate a tutti gli investitori.