Pescara. Sabato 12 maggio, alle ore 10 presso l’Anffas di Pescara Centro Diurno, verrà presentato il progetto “D.O.Q. 1000”, finanziato dal MISE nel bando – Cratere sismico aquilano decreto MISE 14.10.15 e Circolare 21 aprile 16 n. 37630, presentato a Pescara in occasione dell’assemblea regionale. Presenti le ANFFAS Abruzzesi che hanno apprezzato l’iniziativa per le loro famiglie e i loro ragazzi. Sono state distribuite circa 1000 cartine che a loro volta saranno distribuite sui territori abruzzesi di competenza di ciascuna ANFFAS.
Il progetto promuove, presso un ampio target, la montagna abruzzese, le sue bellezze naturalistiche e gli straordinari ambienti di alta quota, troppo spesso non considerati idonei per le categorie più deboli quali anziani, famiglie con bambini ancora non deambulanti e persone con disabilità. Troppo spesso si trascura la possibilità di realizzare attività turistiche atte a favorire il benessere che discende dal contatto con la natura o con le attività sportive di basso impatto che questo territorio può offrire in ogni periodo dell’anno. Con il progetto D.O.Q. 1000 sono state raccolte informazioni puntuali su percorsi e luoghi accessibili ricompresi nei parchi abruzzesi: Majella, Velino–Sirente, Gran Sasso-Monti della Laga. Un gruppo di esperti con gps alla mano si è recato nei luoghi naturalistici segnalati come luoghi accessibili già da altre fonti ufficiali e li ha ripercorsi per intero verificando l’idoneità per le categorie più deboli. Le strade percorse per arrivare alle mete prestabilite, le soste per fare qualche foto, le camminate a piedi per tracciare i percorsi sono stati una scoperta meravigliosa anche per lo staff di progetto. L’Abruzzo montano si è presentato con tutta la sua bellezza e con il suo fascino un po’ selvaggio. Il lavoro effettuato ha prodotto la stesura e pubblicazione di 3 cartine, una per parco, indicanti i luoghi accessibili e la realizzazione del sito web www.montagnaccessibili.com che raccoglie informazioni e foto dettagliate e puntuali dei percorsi accessibili. Con il lavoro prodotto nel progetto D.O.Q. 1000 ci si è posti un obiettivo trasversale che fa perno sugli aspetti locali quali l’ambiente estremamente montuoso e selvaggio e una buona qualità dell’aria che risulta salubre e priva di aspetti tossici come l’inquinamento: ricreare il senso di appartenenza al territorio considerato fisicamente ostile dagli abitanti e sostanzialmente precluso ai portatori di disabilità. Se in parte le asperità dei percorsi e dei luoghi possono essere percepiti come un fattore di aumento di rischio, per la maggior parte delle persone disabili il contatto con la natura potrebbe essere particolarmente terapeutico. Con pochi minuti di macchina e su strade sterrate è infatti possibile raggiungere luoghi di spiccato valore paesaggistico e naturalistico: laghi montani, cascate, grotte, boschi con piante secolari, altipiani per la pratica di sci da fondo, ciaspolate, mountain bike, in assenza di pericolo derivante dalle vetture. Questi luoghi possono diventare ottimi punti di osservazione della fauna locale, composta prevalentemente da aquile, grifoni, falchi, camosci e cervi. Vivere questi contesti ritenuti ardui, quando non proibitivi, con una buona autopercezione di efficacia, può incrementare il sentimento di autostima che si traduce in una sensazione di benessere psicofisico.