L’Aquila. Ora che la formazione del Governo è sulla buona strada, D’Alfonso ha annunciato di aver scelto la poltrona del Senato e sarebbe dunque pronto ad abbandonare quella da governatore dell’Abruzzo. L’incompatibilità del governatore-senatore potrebbe dunque giungere al capolinea. “Io ho fatto anche un intervento credo chiaro e chiarificatore in Consiglio Regionale d’Abruzzo e ho precisato che porterò a termine i quattro, cinque obiettivi che devo ancora conseguire come Regione, e per far questo mi servono alcune settimane. Dopo di che faccio l’opzione e questa opzione riguarderà il Senato”.
Così il governatore d’Abruzzo Luciano D’Alfonso – eletto senatore con il Pd lo scorso 4 marzo alle Politiche – a Pescara, a margine della conferenza stampa per la firma con i sindaci di 16 Comuni abruzzesi degli atti di concessione per le opere del Masterplan relative alla misura degli “Interventi di valorizzazione e sviluppo turistico strategico integrato e sostenibile con recupero di borghi”. “Quando è stato scritto – ha precisato -, e da parte mia è stato detto, era perché si scriveva da Roma che la Legislatura potesse morire prima di nascere. In quel caso, chiaramente, poiché veniva meno la materia del contendere, io restavo decisore e legislatore regionale. Ma poiché mi sembra di capire che sta partendo la Legislatura, io mi dedicherò alla Legislatura Nazionale”. Solo qualche giorno fa, infatti, aveva dichiarato che il ruolo di senatore stava sfumando in virtù dell’incertezza circa la costituzione di un Governo che aveva fatto pensare subito a nuove elezioni. Che D’Alfonso volesse fare il senatore era forse chiaro sin da subito, ma il pericolo di nuove elezioni lo aveva spinto a non lasciare il ruolo di governatore nel timore di restare senza capra e senza cavoli. Ora che a Roma la strada per la nascita di un Governo sembra vicina, il governatore scioglie il nodo e annuncia le sue prossime dimissioni. In Abruzzo si aprirebbero così nuovi scenari politici per l’elezione di un nuovo presidente.