
p.s. la foto è utilizzabile nel rispetto del contesto in cui è stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate – Fotografo: FOTOGRAMMA NAPOLIPRESS
Chieti. Ci sara’ anche una indagine interna presso il carcere di Chieti, oltre a quella aperta dalla locale Procura della Repubblica, per fare chiarezza, sul suicidio del 37enne aquilano, Massimiliano Scirri, morto per impiccagione (con la cinta in corda dei pantaloni) ieri all’interno del carcere dove era recluso dal 25 settembre dello scorso anno. L’episodio si e’ verificato nel bagno.
A ritrovare il corpo senza vita del giovane detenuto, i suoi compagni di cella. Scirri fece parlare di se’ per essere stato arrestato tre volte nel giro di poche ore. Dopo essere evaso tre volte dai domiciliari, il giovane era stato arrestato dopo essersi schiantato con l’auto contro il muro di cinta dell’aeroporto d’Abruzzo. Ai carabinieri che erano intervenuti sul posto, Scirri aveva fornito false generalita’ poi era passato alle minacce. Il detenuto sarebbe stato trasferito in una comunita’ per tossicodipendenti.