Montesilvano. “La forza della progettualità Sprar, attivata dal Comune di Montesilvano è data dalla sinergia che stiamo mettendo in atto anche con altri Comuni della nostra regione, nonché all’estensione di servizi di assistenza alle persone con grandi difficoltà economiche”. Così ha dichairato il sindaco Francesco Maragno, questa mattina nel corso di una conferenza stampa convocata insieme ai sindaci dei Comuni di Picciano, Enzo Catani ed Elice, Gianfranco De Massis, al commissario e al direttore dell’Azienda Speciale, Luca Cirone e Eros Donatelli e al vicesindaco di Montesilvano Ottavio De Martinis. Il Comune di Montesilvano ha infatti deciso di attivare un progetto Sprar per minori in collaborazione con Elice e Picciano. Questo Sprar coinvolgerà un massimo di 52 minori non accompagnati, dei quali 6 a Picciano, 6 ad Elice e 40 a Montesilvano. In virtù della normativa che stabilisce un tetto massimo di migranti in proporzione alla popolazione residente, numero che a Montesilvano ammonta a 161, l’attivazione del progetto per minori per un totale di 40 minori, porta conseguentemente alla riduzione del numero dei migranti adulti.
“Prima dell’attivazione della progettualità Sprar” ricorda il sindaco, “la situazione dei migranti a Montesilvano era ingestibile. Intraprendere questo percorso ci ha permesso di smettere di vivere passivamente i flussi migratori che a Montesilvano hanno toccato punte anche di 500 persone, nei due Cas, i centri di accoglienza straordinaria, e gestire direttamente i migranti, attraverso un reale progetto di integrazione nel tessuto cittadino. Oggi abbiamo migranti impegnati in corsi di formazione, in lavori socialmente utili, a titolo gratuito, presso il cimitero comunale o ancora nella manutenzione del verde. Il secondo step del progetto è stato il coinvolgimento nel sistema Sprar anche di altri Comuni».
“Abbiamo voluto entrare nella rete Sprar”, ha aggiunto il sindaco di Elice, Gianfranco De Massis, “per gestire direttamente un numero minimo di profughi e quindi tutelare la serenità e la tranquillità della piccola comunità di Elice e portare quindi alla chiusura del CAS presente». «Questo progetto ci ha subito convinto”, ha affermato Enzo Catani, sindaco del Comune di Picciano, “e ci ha portato a prenderci una grande responsabilità ed accogliere dei minori che potranno integrarsi nel nostro territorio, dove si trova anche una grande comunità albanese di 160 persone, perfettamente inserita”. Nello Sprar per minori, sono state individuate sei strutture a Montesilvano e due ad Elice e Picciano, che ospiteranno migranti, suddivisi per età e sesso. Le fasce saranno dagli 0 agli 11 anni, dai 12 ai 17 e una terza fascia per i diciottenni.
“Con la rimodulazione del progetto SPRAR per adulti”, specifica il sindaco Maragno, “possiamo adibire la struttura Ex Artigianluce che fino ad ora ha ospitato migranti uomini adulti ad un progetto di Housing First per persone italiane in difficoltà economiche”. Nella sede di Corso Umberto che ospita la Casa della Solidarietà Madre Teresa di Calcutta con mensa ed emporio solidale, verranno allestiti degli alloggi condivisi rivolti a nuclei familiari in difficoltà abitativa. “Grazie ai fondi Pon – Fead”, spiega il direttore dell’Azienda Speciale, Eros Donatelli,” possiamo realizzare una progettualità di inclusione sociale in senso ampio, non solo rivolta all’accoglienza dei profughi, ma anche alle povertà estreme. Il finanziamento permetterà di mettere in atto interventi di sostegno con beni di prima necessità, percorsi professionali e lo sviluppo di servizi come l’Housing First, simili alla progettualità di alloggio condiviso, già sperimentata nel Comune di Montesilvano, rivolta ad ospitare temporaneamente nuclei familiari”.