L’Aquila. In tutta la Regione Abruzzo, gli studenti che hanno diritto alla borsa di studio regionale sono 5.749; di questi, però, solo il 65% (3.708 studenti) ne beneficia effettivamente, mentre gli altri 2.041 studenti (più di uno su 3) sono al momento lasciati in un limbo in cui non è chiaro se e quando la riceveranno”. Lo denunciano in una nota l’unione degli studenti (Udu) dell’Aquila e Teramo e l’associazione 360 gradi Chieti-Pescara. Gli studenti aquilani hanno convocato sotto la sede della giunta regionale un sit in di protesta per chiedere garanzie per gli idonei non beneficiari di borsa di studio; tra i temi della manifestazione, anche il futuro della residenza universitaria aquilana, la ex caserma Campomizzi. A causare l’esclusione del 35 per cento “il mancato stanziamento di fondi sul diritto allo studio da parte della Regione”.
Il Coordinamento regionale Udu L’Aquila, Udu Teramo e 360 gradi Chieti-Pescara, associazioni studentesche dei tre Atenei abruzzesi, chiedono all’ente regionale di stanziare i fondi necessari, pur sottolineando che “ormai da mesi la Regione non dà alcuna risposta”. “La copertura è necessaria per garantire a studenti in situazioni di bisogno un loro diritto costituzionale: l’accesso agli studi a prescindere dalla condizione socioeconomica di partenza; un diritto che la Repubblica, nella fattispecie le Regioni per loro competenza, si impegna a garantire. È molto grave che da dicembre la Regione non dia risposte o garanzie su questo tema”. Le tre associazioni studentesche si rivolgono all’assessore regionale competente Marinella Sclocco e al presidentedella Regione Luciano D’Alfonso.