L’Aquila. Un imprenditore marsicano, G.D. di 35 anni, è stato assolto dal tribunale di L’Aquila dall’accusa di tentata truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche a danno del comune di L’Aquila nell’ambito di una vicenda connessa a lavori di ricostruzione post sisma. Nello specifico, l’uomo era stato accusato dalla procura aquilana di aver gonfiato, per un valore di circa 23 mila euro, la stima delle opere necessarie per la ristrutturazione di un appartamento distrutto dal terremoto del 2009. Secondo gli inquirenti, infatti, il costruttore, difeso dagli avvocati Franco Colucci e Mario Flammini, avrebbe prodotto documentazione falsamente attestante lavorazioni in parte non necessarie per la ricostruzione dell’immobile inducendo in errore il Comune stesso a concedere inizialmente un contributo economico maggiore rispetto a quello ritenuto necessario per la realizzazione dei lavori di ripristino dell’agibilità sismica. A seguito, però, dell’ istruttoria dibattimentale e di una specifica consulenza tecnica disposta dal giudice è stato comprovato che i lavori indicati nel computo metrico estimativo allegato alla domanda di concessione del finanziamento agevolato fossero veritieri e comunque giustificabili, motivo per cui è l’uomo è stato assolto dall’accusa contestata.