L’Aquila. L’elezione di Luciano D’Alfonso e del suo fedelissimo, Camillo D’Alessandro, cambia anche l’assetto della Regione Abruzzo aprendo nuovi scenari politici. “Come sono abituato a fare, onorerò il mandato popolare che ho ricevuto per rappresentare le esigenze dell’Abruzzo a Roma. Non appena la mia elezione sarà convalidata, si aprirà il procedimento previsto dalla norma per risolvere la questione dell’incompatibilità. Sono certo che il Centrosinistra saprà mettere in campo i candidati migliori e più in grado di meritare il vincente consenso degli Abruzzesi già nel prossimo futuro”. E’ quanto ha dichiarato ieri Luciano D’Alfonso.
Camillo D’Alessandro lascia il suo posto da consigliere del Pd al compagno di partito Tonino Innaurato, mentre dopo le dimissioni di D’Alfonso da governatore potrebbe essere il vicepresidente, Giovanni Lolli, a traghettare la Regione Abruzzo fino a nuove elezioni almeno per quattro mesi, ma non senza problemi in Giunta dovuti a due posti vuoti da rimpiazzare. Per la guida della Regione il centrosinistra potrebbe puntare su Giovanni Legnini che però fino a settembre ricopre la carica di vicepresidente del Csm. (Fdm)