L’Aquila. Se è scientificamente provato che il cancro è la patologia che più risente delle misure di prevenzione, gli abruzzesi sembrano ignorare questi consigli: il 35,8% della popolazione è sedentario, il 34% è in sovrappeso e il 10,9% obeso, il 29,7% fuma, percentuali superiori alla media italiana. I dati sono stati illustrati in occasione della presentazione del quarto Report del Registro Tumori Regione Abruzzo. Fra i fattori che incidono in senso negativo sulle percentuali di sopravvivenza per alcune neoplasie vi è la scarsa adesione ai programmi di screening organizzati (Passi 2013-2016): in Abruzzo solo il 41,5% delle donne ha effettuato la mammografia per la diagnosi precoce del tumore del seno (53,5% Italia), il 39,3% ha eseguito il Pap test per la diagnosi iniziale del tumore del collo dell’utero (44,6% Italia) e solo il 16,6% dei cittadini ha eseguito il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci per individuare in fase precoce il cancro del colon retto (36,4% Italia). “I dati contenuti nel libro – spiega il coordinatore Aiom Abruzzo, Donato Natale – permettono di impostare programmi efficaci di prevenzione: si deve fare di più per ridurre l’impatto di questa malattia perché oltre il 40% delle diagnosi è evitabile seguendo uno stile di vita sano: no al fumo, attività fisica costante e dieta corretta. E’ scientificamente provato che il cancro è la patologia cronica che risente più fortemente delle misure di prevenzione”. “Ogni giorno in Abruzzo vengono diagnosticati più di 20 nuovi casi. Quello che veniva un tempo considerato un male incurabile – aggiunge – è divenuto in moltissimi casi una patologia da cui si può guarire o con cui si può convivere a lungo con una buona qualità di vita. Oggi abbiamo a disposizione armi efficaci per combattere il cancro. Tutto questo si traduce nel costante incremento dei cittadini vivi dopo la diagnosi, che nella nostra regione sono più di 58mila”.
L’incidenza dei tumori, in Abruzzo, analizzando i dati relativi al 2016, è pari a 5,90 casi per 1000 abitanti. Vale a dire che i cittadini abruzzesi non hanno mostrato un rischio complessivo di tumore maligno significativamente superiore al resto dei cittadini italiani. Emerge dal quarto Report del Registro Tumori Regione Abruzzo presentato stamani a Pescara. Dei 7.824 casi di tumore diagnosticati in Abruzzo, 1.855 riguardano cittadini residenti nella provincia dell’Aquila (1.005 uomini e 850 donne), 2.294 riguardano cittadini residenti nella provincia di Chieti (1.263 uomini e 1.031 donne), 1.842 riguardano cittadini residenti nella provincia di Pescara (983 uomini e 859 donne) e 1.831 riguardano cittadini residenti nella provincia di Teramo (970 uomini e 861 donne). L’incidenza della maggioranza dei tumori è stata sostanzialmente uniforme nelle quattro province, con alcune eccezioni. Considerato il trend dell’ultimo
quinquennio, permangono alcune differenze solo nel rischio di melanoma (più elevato all’Aquila, nell’ultimo biennio) e di tumori dello stomaco (più elevato a Teramo, stabilmente).