Vasto. La sezione abruzzese-molisana della società botanica italiana invia la lettera che segue al sindaco di Vasto e a tutti coloro che si occupano, a vario titolo, di problemi ambientali, nella quale si esprime, da parte di un sodalizio che accomuna i botanici dell’Abruzzo e del Molise, il punto di vista sul progetto di produzione di leganti idraulici da realizzare nella zona industriale di punta penna.
“La Sezione Abruzzese-Molisana della Società Botanica Italiana invia questa lettera, indirizzata a Lei quale primo cittadino di Vasto e poi, oltre che a tutti i Suoi concittadini ed a tutti gli abruzzesi, anche a tutti coloro che si occupano, a vario titolo, di problemi ambientali, nella quale si esprime, da parte di un sodalizio che accomunai botanici dell’Abruzzo e del Molise, il punto di vista sul progetto di produzione di Leganti idraulici da realizzare nella Zona Industriale di Punta Penna. A Lei sono sicuramente noti i motivi scientifico-naturalistici che hanno spinto la Regione Abruzzo a istituire la Riserva Naturale di Punta Aderci e poi anche un Sito di Interesse Comunitario, motivi certificati da numerosi studi relativi a quell’area.
Si tratta, oltre che di presenze floristico-vegetazionali e faunistiche di importanza europea, di un complesso e allo stesso tempo fragile ecosistema, unico in Abruzzo (purtroppo unico a causa dei massicci impatti antropici che hanno degradato buona parte della costa regionale) e uno dei pochissimi lungo tutta la costa adriatica. Si tratta di un mosaico ambientale che rende il tratto costiero di Punta Aderci tra i più belli e affascinanti paesaggi della nostra Penisola. Si tratta dì uno dei pochi segmenti litoranei nel quale si può sostare avendo solo il mare, con i suoi colori ed i suoi suoni, a farci compagnia. Si tratta dell’ultimo lembo di costa nel quale si è conservata l’identità della nostra storia naturale e culturale, nel quale si devono promuovere iniziative che tengano conto della compatibilità ambientale, nel quale (perché no) è possibile trovare ispirazioni e provare emozioni. Non è, quindi, solo il livello e l’incidenza dei fattori inquinanti a preoccupare, è il progetto stesso, con il suo corredo di azioni, di impatto visivo, di consumo di suolo ecc. a deturpare ancor più un sistema territoriale già ampiamente antropizzato. Il nostro, Sig. Sindaco, è un appello che rivolgiamo a Lei, e derivante dalle nostre più profonde convinzioni, affinché vengano tenute in giusta considerazione le osservazioni effettuate alla VINCA da associazioni e altri portatori di interesse, scaturite da un processo partecipativo che ha coinvolto anche noi, e venga data la priorità al benessere dei cittadini e dei turisti, che possano godere della natura e del n’tare della Riserva di Punta Merci, senza venire intossicati da polveri sottili e gas di scarico, con cui si è costretti a convivere quotidianamente nelle nostre città”.