L’Aquila. “Ultima trovata di D’Alfonso, adesso i cittadini pagheranno attraverso le casse della Regione, quindi con i loro soldi, parte degli aumenti dei pedaggi”. Lo dicono i consiglieri regionali di Forza Italia Lorenzo Sospiri e Mauro Febbo a proposito della ipotesi di copertura da parte dell’ente regionale del 20 per cento di sconto dell’aumento dei pedaggi sulle autostrade A24-A25, stabilito con un decreto ministeriale e pari a quasi il 13 per cento. I due forzisti hanno presentato una interrogazione che sara’ discussa nella seduta di mercoledi’ 24 gennaio in Consiglio regionale. “Senza spiegazioni e altre soluzioni”, annunciano i forzisti “si continuera’ la mobilitazione”. “Come sempre, dato che non ci piace parlare per sentito dire, attendiamo i documenti e l’esito del Consiglio Regionale di mercoledì dove sarà discussa la nostra interrogazione. Ma se gli aumenti abnormi ed ingiustificati dei pedaggi se li accollasse in parte la Regione, cioe’ i cittadini stessi-collettività, allora sarebbe il caso veramente di alzare i toni e prendere atto che il Governo regionale nulla è riuscito a fare presso il Ministero nonostante l’incontro svolto direttamente con il Ministro Delrio e le tante solite chiacchiere di D’Alfonso & C.”.
I due esponenti di Fi ritengono “inopportuno e insensato che le Regioni Lazio e Abruzzo, che dovrebbero avere rispetto per le proteste dei propri cittadini e sindaci, si propongano di pagare gli aumenti previsti dal gestore privato come ‘Totospa’. Non bastava avere i pedaggi più cari al mondo. Non bastava far gestire al concessionario i soldi per la manutenzione. Dopo giorni di spot e proclami assistiamo all’apoteosi della pantomima: nel mentre D’Alfonso con una mano sollecita al ministro delle infrastrutture e trasporti ( lo stesso che gli aveva garantito che saremmo passati con Autorità portuale di Civitavecchia – sic !!!) una verifica normativa e contrattuale circa i tetti massimi relativi alle quote attribuili ai concessionari, con l’altra decide di far pagare gli abruzzesi attraverso le casse della Regione. Se i sindaci di centrosinistra, gli stessi che erano pochi giorni orsono a protestare al casello dell’Aquila permetteranno che vengano messe le mani nelle tasche dei loro cittadini per pagare gli ingiustificati aumenti, non ci rimarra’ che prendere atto e rimarcare per l’ennesima volta che questo allora non e’ un sistema di gestione di qualche persona, ma un modus operandi della intera classe politica abruzzese del PD”.