
La polemica nata dalla decisione di affidare a una donna di colore e alla sua bimba di sette mesi il ruolo di Maria e di Gesù Bambino, e bollata come “blasfema” dalla responsabile di Forza Nuova a Chieti, Arianna Spinelli, nasce dalla missione della Comunità fondata da Don Oreste Benzi. “Giuseppe, Maria e Gesù Bambino – spiega infatti Fortunato – saranno impersonati dagli ospiti della struttura ‘Capanna di Betlemme’ di Chieti gestita dalla nostra Comunità e rappresentano la missione che portiamo avanti da 50 anni: lottare contro le ingiustizie. Joy, infatti, era una ragazza di strada, una schiava degli anni 2000. Oggi, dopo aver incontrato la Comunità, lavora e si è costruita una famiglia. Anche il ‘nostro’ San Giuseppe era schiavo della droga e oggi è diventato un volontario e aiuta chi, come lui, è ‘caduto’ e vuole rialzarsi. Sono due storie che rappresentano una rinascita, una resurrezione, un ritorno alla vita: associarli alla Natività ci è sembrato del tutto naturale”, conclude.