Ascoli Piceno. Gli inquirenti che indagano sul caso della pittrice scomparsa ad Ancona il 9 ottobre scorso, svolgeranno domani venerdi 24 novembre altre due ispezioni per cercare di chiarire il giallo delle cause della sparizione e della probabile morte di Renata Rapposelli. Lo si apprende da fonti legali. Prima torneranno a Giulianova (Teramo) per verificare le condizioni della Fiat 600 della donna, cercando di scoprire nuovi elementi utili a far luce sulla vicenda. Poi si recheranno di nuovo a ispezionare il luogo in cui, nella zona di contrada Pianarucci, a Tolentino (Macerata) e’ stato trovato il 10 novembre scorso il corpo in decomposizione di una donna che potrebbe essere quello della pittrice. Intanto oggi il Pm di Ancona Andrea Laurino ha affidato al tossicologo Giampiero Frison l’incarico di compiere nuovi esami sul cadavere rinvenuto nel dirupo, non lontano dal fiume Chienti. Lo scopo e’ quello di cercare di capire se le cause della morte della donna siano dovute ad un avvelenamento. Al momento non e’ cambiata la posizione del figlio di Renata Rapposelli, Simone Santoleri e dell’ex marito, Giuseppe Santoleri, entrambi indagati per omicidio e occultamento di cadavere. Quest’ultimo resta ricoverato in una clinica privata di Ascoli Piceno. Secondo il suo legale potrebbe essere interrogato dal Pm di Ancona nei prossimi giorni. Le sue condizioni di salute non sono gravi.