L’Aquila. La mostra denominata “Gli invisibili di Collemaggio”, che doveva aprire i battenti domani, è stata rimandata. In tanti, incuriositi, hanno contattato l’organizzazione dell’evento e pertanto l’organizzazione, di concerto con il Munda, ha deciso di spiegare i motivi dietro la decisione. La mostra, finanziata dal Ministero dello Sviluppo Economico e patrocinata dal comune de L’Aquila, realizzata in collaborazione con il MuNDA (Museo d’Abruzzo), aveva come missione principale quella di mostrare le ormai famose lastre fotografiche ritrovate a Collemaggio da qualche anno, di cui ci occupammo già in passato. Stefano Mazzetta, ritrovatore delle lastre, aveva deciso di metterle a disposizione per la mostra, ma all’ultimo momento, dopo svariati incontri, si è fatto indietro. Quella che a molti potrebbe sembrare un’inspiegabile decisione, forse nasconde molto di più. Mazzetta, che si è sempre dichiarato proprietario delle lastre, sembrerebbe essersi appropriato dei reperti in maniera illecita. La legislazione italiana, infatti, prevede che materiale di quel genere rimanga di proprietà dello stato, anche se ritrovato casualmente, come lui ha sempre sostenuto. La soprintendenza archivistica d’Abruzzo, che da anni sarebbe sulle tracce delle lastre detenute dal signor Mazzetta, sta pertanto agendo tramite il nucleo di tutela del patrimonio culturale dei Carabinieri, per recuperare il materiale sottratto illecitamente nel 2001, dall’ex ospedale psichiatrico di Collemaggio. Pertanto, proprio in seguito a questa denuncia, la mostra è stata annullata, poiché non è possibile dare luogo a qualcosa che abbia a che fare con del materiale sottratto allo stato senza autorizzazione. Gli organizzatori intanto vogliono riproporre la mostra “Gli invisibili di Collemaggio” con nuove e interessanti foto tra qualche settimana, in attesa che le lastre di Collemaggio tornino al loro posto e possano finalmente essere esposte senza problemi legali di alcun sorta.