L’Aquila. “Normative rigidissime, non rigide. L’oggetto deve soddisfare tutta una serie di requisiti che garantiscano la sostanziale impossibilità, nei limiti delle umane vicende, diciamo la sostanziale impossibilità, di disperdere il materiale radioattivo non soltanto per il loro normale uso, ovviamente, ma anche in caso di eventi incidentali gravi”. Così il fisico Marco Pallavicini, responsabile dell’ esperimento Sox ai Laboratori del Gran Sasso, in un’intervista alla Tgr Rai Abruzzo realizzata da Umberto Braccili.
In merito alle autorizzazioni, sottolinea Pallavicini nell’ intervista, “serve un nulla osta di categoria A, nulla osta rilasciato da cinque ministeri”. Alla domanda se è la prima volta che nel laboratorio di fisica si usi materiale radioattivo, il fisico Pallavicini ha risposto: “Ci sono stati due esperimenti a metà degli anni ’90 con sorgenti di neutrini simili a quella che vogliamo realizzare in Sox”.