Campo Imperatore. L’Esercito potenzia il proprio servizio Meteomont con una nuova stazione automatica per il rilevamento e il monitoraggio delle condizioni meteonivologiche a Campo Imperatore. Oggi il comandante delle truppe alpine della forza armata, generale Federico Bonato, ha presentato l’impianto installato. La cerimonia di inaugurazione si e’ tenuta alla presenza del sottosegretario con delega alla Protezione Civile, Mario Mazzocca, del sindaco dell’Aquila, Luigi Biondi, del presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Alpini, Sebastiano Favero, e di numerose altre autorita’ militari e civili.
La stazione, ubicata in una zona significativa per lo studio dei principali fenomeni meteonivologici, consentira’ di potenziare la locale rete di monitoraggio e con essa la capacita’ di prevenzione e previsione valanghe di tutta l’area.
Grazie al contributo ingegneristico e tecnologico offerto dal Centro Elettrotecnico Sperimentale Italiano (CESI Spa), leader mondiale nel campo dell’ingegneria civile e ambientale e della consulenza per il settore elettrico, la stazione e’ stata anche potenziata con una videocamera, un sensore per la radiazione solare netta e un nuovissimo sistema di acquisizione dati, strumenti che consentiranno una migliore e piu’ completa gestione delle informazioni, che in tempo reale saranno rese disponibili alla collettivita’ e alla comunita’ scientifica sul sito www.meteomont.org. L’iniziativa, che fa seguito a una richiesta di collaborazione avanzata dalla Regione Abruzzo e finalizzata alla realizzazione di un profilo climatico regionale, si inquadra tra le molteplici attivita’ duali al servizio del Paese messe in atto dall’Esercito che, gia’ nello scorso mese di maggio, avevano portato alla creazione in seno al 9^ reggimento Alpini di un battaglione “multifunzione” specializzato per intervenire, in maniera rapida e in supporto alla Protezione Civile, in situazioni di emergenza e di pubbliche calamita’, come peraltro recentemente fatto nell’ambito delle operazioni di contenimento e spegnimento degli incendi divampati nell’area del Monte Morrone.