
Per queste ragioni la correlata individuazione della zona economica speciale può costituire un determinante fattore di sviluppo economico e di attrazione per le aree interessate e l’intera Regione. Il futuro della nostra Regione ed il suo rilancio non può che essere connesso al rilancio del sistema dei trasporti e delle infrastrutture. Per dare attuazione a quello che il Presidente D’Alfonso ha declinato in un recente dibattito epistolare come un “New Deal” per l’Abruzzo, ritengo ineludibile giocare la partita dell’intermodalità trasportistica all’interno delle ZES. Non ci sfuggono le opportunità che deriveranno in futuro dalla ZES, uno strumento che attrarrà nuovi investimenti e concepito per offrire facilitazioni fiscali, iter autorizzativi veloci, partenariato economico. E visto che le ZES si candidano ad essere organismi che servono realtà interregionali come l’Abruzzo e il Molise, non può che essere un’ulteriore opportunità integrare le attuali vie di collegamento con gli snodi intermodali di Vasto, Mamnopello e Avezzano.