Atessa. Le lavoratrici e i lavoratori della Honeywell incrociano le braccia, “come deciso in assemblea procediamo con la dichiarazione di sciopero a tempo indeterminato. Inizia la battaglia sindacale più intensa della storia di questo stabilimento, la lotta per salvare il nostro sito produttivo. I francesi hanno deciso di cancellare tanti anni di storia industriale e noi non permetteremo a coloro che hanno intascato tanti soldi, frutto del nostro lavoro, di chiudere la fabbrica che gli americani considerano la migliore al mondo. In questi anni abbiamo dato tanto e la Slovacchia non ha il diritto di godere del lavoro svolto ad Atessa. Noi non daremo a nessuno quel che ci appartiene di diritto. Lo sciopero che, siamo certi, riscuoterà l’adesione di tutti, durerà fino al giorno in cui l’Azienda sottoscriverà un accordo che preveda il rilancio vero della nostra fabbrica. In tal senso chiediamo: piano di investimenti per i prossimi cinque anni; trasferimento verso Atessa delle linee impiantate in Slovacchia, linee che serviranno per produrre ciò che noi oggi
produciamo; piano di rafforzamento dei livelli occupazionali con l’impegno a non procedere da subito verso nuovi licenziamenti;
Non concederemo nessuno sconto ai signori che vogliono la nostra morte”.
“Siamo convinti che i dirigenti americani non avrebbero mai chiuso lo stabilimento di Atessa, ma per nostra sfortuna a
decidere sono i francesini che altro obiettivo non hanno se non quello di salvare la fabbrica francese eliminando la concorrenza.
A chi vuole la nostra morte diciamo: “lo stabilimento di Atessa non si tocca”. Resisteremo giorni, settimane, mesi se sarà
necessario, la corporate è avvertita. Da domani sarà avviato un lavoro di solidarietà in tutto il territorio, raccoglieremo fondi per
finanziare le nostre lotte, non molleremo, non indietreggeremo un solo millimetro. I francesi non hanno capito con chi hanno a che
fare. Si parte con lo sciopero, in questi anni abbiamo offerto disponibilità ad ogni forma di flessibilità, oggi, con forza
determinazione, lotteremo per cambiare questo piano scellerato. Lo sciopero avrà le seguenti modalità: a partire dal primo turno di lunedì 18 settembre 2017, sciopero a tempo indeterminato su tutti i turni di lavoro.”