L’Aquila. “Il danno subito dall’Abruzzo travalica anche l’aggettivo eccezionale e quindi va fronteggiato oggi, così come ieri, con mezzi straordinari. Abbiamo quindi richiesto il riconoscimento dello Stato di Emergenza e nell’ambito di questa richiesta abbiamo intanto inserito i primi dati sui danni subiti”. Lo ha spiegato il Sottosegretario alla Giunta Regionale con delega alla Protezione Civile, Mario Mazzocca, parlando della richiesta dello Stato di Emergenza, a margine della manifestazione degli ambientalisti tenutasi a Pescara per il problema incendi in Abruzzo. “Nei prossimi giorni e nelle prossime settimane – ha aggiunto – andrà fatto un approfondimento di quello che accaduto sia per quanto attiene ai macro dati, ovvero superficie percorsa dal fuoco e aree boscate, sia per quanto invece attiene il discorso relativo alle aree boscate pregiate, quelle incluse nelle aree protette nazionali, quali quelle della Maiella e del Gran
Sasso, e quelle regionali come il Monte Genzana e i Calanchi di Atri (Teramo)”.
“Oggi – ha sottolineato Mazzocca – non è ancora possibile fare una prima stima dei danni perché intanto la situazione emergenziale non è ancora del tutto conclusa, e poi perché evidentemente bisogna valutare bene quello che è accaduto. Voglio ricordare che in Abruzzo non pioveva da 89 giorni e credo che questo abbia alimentato, oltre che la mano di criminali, anche delle situazioni non
prevedibili. Certamente stiamo però parlando di danni di diversi milioni di euro e nei prossimi i giorni questi dettagli lì vedremo insieme alle forze dell’ordine, ma anche sulla scorta delle valutazioni, con gli organismi gestori delle aree protette abruzzesi”.