L’Aquila. Le Province sono state cancellate, ma la politica è ancora in fermento per accaparrarsi le poltrone rimaste. Dopo l’uscita di scena di Antonio De Crescentis, ex sindaco di Pratola Peligna, la guida dell’ente parzialmente razionalizzato dalle ultime riforme è stata affidata temporaneamente a Fabrizio D’Alessandro, ex consigliere e candidato nella coalizione di Di Benedetto all’Aquila. Il rinnovo delle cariche – presidente, vice presidente e consiglieri – è ormai alle porte e già si lavora per poter muovere le caselle e trovare la quadra. Voci sempre più insistenti parlano di una riconferma di D’Alessandro che però, non essendo stato eletto consigliere all’Aquila, non potrebbe occupare quella poltrona, ma si parla anche di alcuni marsicani come il vice sindaco di San Vincenzo Valle Roveto, Carlo Rossi, o il sindaco di Trasacco, Mario Quaglieri. Sul fronte centrodestra, invece, si lavora a testa bassa per la conquista della presidenza alla luce anche della vittoria all’Aquila. Sarebbe proprio il deus ex machina della coalizione del sindaco Biondi il prescelto. Si tratta di Paolo Federico, attuale primo cittadino di Navelli, e già due anni fa aspirante presidente della Provincia dell’Aquila. A sostenerlo ci sarebbe tutto il centrodestra aquilano e, secondo indiscrezioni, anche parte del centrosinistra e del Pd marsicano. Un accordo bipartisan che taglierebbe fuori gli altri papabili presidenti del centrodestra come gli attuali consiglieri di opposizione Gianluca Alfonsi e Felicia Mazzocchi, rispettivamente di Forza Italia e Ncd. Se le voci si concretizzassero non si potrebbe esprimere neanche tutta quella fetta di “civismo” che ha scelto dei sindaci senza casacca politica nelle grandi città, come per esempio Avezzano, come nei tanti piccoli comuni della Marsica, della Valle Peligna e dell’Aquilano.