Farindola. Saltati, per l’astensione dalle udienze degli avvocati penalisti indetta fino al 5 Maggio dall’Unione nazionale delle camere penali italiane, gli interrogatori dei sei indagati nell’ambito dell’inchiesta sul disastro dell’Hotel Rigopiano di Farindola (Pescara), travolto da una valanga, il 18 gennaio scorso, che causò 29 vittime. Tutti gli indagati sono accusati di omicidio e lesioni colpose e di rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro: il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, il gestore dell’albergo e amministratore e legale responsabile della societa’
“Gran Sasso Resort & SPA”, Bruno Di Tommaso, il dirigente e il responsabile del servizio di viabilità della Provincia di Pescara, Paolo D’Incecco e Mauro Di Blasio, e il tecnico del Comune di Farindola (Pescara), Enrico Colangeli, sarebbero dovuti comparire questa mattina davanti al procuratore aggiunto di Pescara, Cristina Tedeschini e al pm Andrea Papalia, mentre l’interrogatorio del sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta, era previsto per la giornata di domani.