Pescara. Per la prima volta in Abruzzo, presso l’Unita’ Operativa Complessa di Cardiologia del Presidio Ospedaliero Spirito Santo di Pescara, diretta dal dottor Gerardo Rasetti, e’ stato applicato il dispositivo “Barostim NEO” su un paziente di 74 anni, affetta da ipertensione arteriosa resistente alla comune terapia farmacologica. Lo rende noto la Asl di Pescara. “Molti tentativi – si legge in una nota della Asl di Pescara – per ottenere il controllo dei valori della pressione arteriosa con la comune terapia anti ipertensiva sono risultati inefficaci. Pertanto, trattandosi di paziente ad alto rischio di scompenso cardiaco e di ictus cerebrale, e’ stata posta indicazione a utilizzare nella terapia antipertensiva della paziente questo nuovo dispositivo”. La nuova tecnologia si basa sulla Baroreflex Activation Therapy (B.A.T.) che prevede la stimolazione elettrica continua dei baro recettori situati sulla parete delle carotidi. Tale stimolazione avviene con una scarica continua di impulsi elettrici di bassa intensita’ che attiva la parte parasimpatica del sistema nervoso che, a sua volta, provoca vaso dilazione delle arterie e quindi la riduzione della pressione arteriosa. In questo modo la paziente “otterra’ la riduzione importante dei valori della pressione arteriosa sia sistolici sia diastolici che, unitamente al trattamento antipertensivo, scongiurera’ il rischio di scompenso cardiaco o di ictus”. L’impianto del generatore di impulsi e del catetere stimolatore e’ stato effettuato, oltre che dall’equipe della Unita’ Cardiologia del Presidio Ospedaliero di Pescara, dal dottor Antonio Antico, direttore del reparto di chirurgia vascolare dello stesso Presidio Ospedaliero. “La Asl di Pescara, quindi, ora e’ in grado di poter rispondere a particolari esigenze di intervento in un campo, quello della ipertensione arteriosa che – purtroppo – sempre piu’ si riscontra in aumento nella popolazione”