L’Aquila. In Abruzzo diminuiscono i consumatori di alcol (-4,2 punti percentuali). E’ quanto si evince dal Rapporto Osservasalute 2016, presentato al Gemelli. Delle diminuzioni statisticamente significative si registrano anche in Emilia-Romagna (-3,3 punti percentuali) e Toscana (-5,0 punti percentuali). Gli stili di vita degli italiani sono in lieve miglioramento, ma ancora lontani da uno standard soddisfacente. A preoccupare sono soprattutto i chili di troppo, e l’aumento del consumo rischioso di alcol tra le donne e i ragazzi. Il consumo rischioso e dannoso di alcol interessa in Italia milioni di individui di tutte le fasce di eta’ ed e’ associato a una serie di conseguenze a breve, medio e a lungo termine. I giovani rappresentano un target di popolazione estremamente vulnerabile: tra loro l’uso di alcol risulta la prima causa di mortalita’ e disabilita’, evitabile se venisse garantito e suportato il rispetto delle norme di tutela della salute e di sicurezza. Oggi e’ piu’ urgente che mai – sottolinea il Rapporto – adottare politiche e strategie per far aumentare la consepevolezza sul problema ed investire sulla prevenzione e sul sociale, considerando che “sono i gruppi a basso reddito a risultare i piu’ vulnerabili”. La prevalenza dei consumatori a rischio, nel 2015, e’ pari al 23% per gli uomini e al 9,0% per le donne (che nel 2014 erano l’8,2%). I consumatori a rischio tra gli uomini restano dunque sostanzialmente stabili, mentre rispetto all’anno precedente c’e’ un incremento tra le donne. Si riduce la percentuale dei non consumatori (astemi e astinenti negli ultimi 12 mesi), pari al 34,8% (nel 2014 era il 35,6%) degli individui di eta’ superiore agli 11 anni.
A livello territoriale, l’unica regione in cui si rileva un incremento dei non consumatori e’ il Friuli Venezia Giulia. Rispetto agli anni precedenti, in cui si registrava un calo, l’ultima edizione del Rapporto evidenzia un assestamento della quota dei fumatori. Sono 10 milioni e 300 mila i fumatori in Italia nel 2015, poco meno di 6 milioni e 200 mila uomini e 4 milioni e 100 mila di donne. Vizio duro a morire tra i giovani: le fasce di eta’ che risultano piu’ critiche sia per gli uomini che per le donne sono, nel 2015, quella dei giovani tra i 20-24 e 25-34 anni in cui, rispettivamente, il 30,4% e il 33,0% degli uomini e il 19,3% e il 19,4% delle donne si dichiarano fumatori. I piu’ accaniti sono gli individui over 60 anni – In merito al numero medio di sigarette fumate al giorno, i piu’ accaniti fumatori sono gli uomini e le donne tra i 60-64 anni con, rispettivamente, 15,1 e 11,7 sigarette fumate ogni giorno. Piu’ di un terzo della popolazione adulta e’ in sovrappeso, mentre poco piu’ di una persona su dieci e’ obesa. Le persone ‘grasse sono concentrate piu’ al Sud che al Nord: tanto per fare un esempio la percentuale di obesi in Molise e’ del 14,1% mentre in Lombardia e’ dell’8,7%. Per quanto riguarda l’obesita’ infantile risulta molto accentuata nella fascia di eta’ 6-10 anni (34%) e su di essa incide in modo significativa il contesto socio-economico svantaggiato. Stabile la quota degli italiani che fanno sport o praticano un’attivita’ fisica, ma ancora troppi i sedentari, (circa 23 milioni e 500 mila, pari al 39,9%).