L’Aquila. Erano cinque i comuni abruzzesi dove ieri si è votato al ballottaggio. Si tratta di centri di grande rilevanza politica come Pescara e Teramo ma anche di città destinate a ‘pesare’ nello scacchiere degli equlibri politici abruzzesi come Montesilvano (Pescara), Silvi Marina e Giulianova in provinca di Teramo. Bassa l’affluenza alle urne, in netto calo rispetto a quindici giorni fa. Pescara cambia bandiera e passa al Pd dove il nuovo sindaco è Marco Alessandrini che partiva in vantaggio sull’uscente Luigi Albore Mascia. Si tratta di un risultato importante e netto anche perché segue le improbabili alleanze maturate in questi giorni nella compagine del centro destra. A Teramo il candidato sindaco uscente del centrodestra Maurizio Brucchi, che ha mancato di un soffio l’elezione al primo turno con il 49,7 vede riconfermato il suo mandato e trasforma la città dell’ex governatore Chiodi in roccaforte per il centro destra. A Montesilvano (Pescara) la sfida tra il candidato del centrodestra Francesco Maragno, forte del 43,9 per cento preso al primo turno, e il candidato del centrosinistra ed ex vice-sindaco Lino Ruggero, che partiva dal 29,3 per cento si chiude con la vittoria di Marango. A Giulianova partiva in forte vantaggio il sindaco uscente Francesco Mastromauro che viene confermato alla guida della città. A Silvi, infine, si sono sfidati Francesco Comignani del Partito democratico che al primo turno ha preso il 31,3 per cento, ed Enrico Marini, candidato sostenuto dal Nuovo Centrodestra e Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale e che aveva totalizzato il 29,1 per cento. Nuovo sindaco è Comigliani.