L’Aquila. E’ stata la denuncia di un operaio vessato a far scattare l’inchiesta “Caronte” che ieri ha portato all’attuazione di nove misure cautelari, di cui quattro arresti ai domiciliari e cinque sospensioni dell’attività per sei mesi ad altrettanti imprenditori impegnati nella ricostruzione post terremoto con le accuse di estorsione, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. I quattro imprenditori finiti ai domiciliari sono accusati di aver estorto anche con intimidazioni soldi ai dipendenti, mentre quattro dei cinque che hanno avuto la sospensione sono accusati di aver fatto lavorare con subappalti due aziende;
il quinto è titolare di un’impresa oggetto di interdittiva antimafia i cui contratti sono stati risolti. Per gli altri quattro il provvedimento è personale e non coinvolge le aziende che possono quindi continuare a lavorare.