L’Aquila. “Si acuisce la spinta temibile allo spopolamento delle aree interne”, mentre “la lieve ripresa rischia di affievolire la sua capacità di tenuta”: Cigl, Cisl e Uil regionali lanciano l’allarme ed aprono la ‘Vertenza Abruzzo’, per il rilancio del territorio dopo l’emergenza maltempo e terremoto. Servono, secondo i sindacati, “nuove proposte unitarie e un confronto serrato tra le parti sociali, istituzioni, Governo nazionale”. A fare il punto della situazione, nel corso di una conferenza stampa a Pescara, i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Abruzzo, Sandro Del Fattore, Maurizio Spina e Michele Lombardo. Le tre sigle propongono un ‘decalogo’ delle dieci priorità, contenente problemi da affrontare e obiettivi da perseguire, perché “gli abruzzesi hanno bisogno di una svolta positiva con una ripresa economica, produttiva ed occupazionale in tutti i settori e nei territori”.
I sindacalisti parlando di “una nuova fase che dovrà mantenere unito lo sforzo per uscire dall’emergenza con quello per la ripresa dello sviluppo economico ed occupazionale regionale”. Necessario, inoltre, “dare piena e concreta operatività a tutti gli strumenti di programmazione con il relativo monitoraggio unitario degli investimenti e dei relativi risultati, accompagnare gli investimenti del ciclo di programmazione 20142020 e aprire un confronto con il Governo sui temi dell’emergenza e dello sviluppo”. I dieci punti individuati da Cgil, Cisl e Uil prevedono, tra l’altro, l’apertura di un confronto tra le parti sociali, il Governo, la Giunta regionale e le istituzioni locali sulle emergenze; l’avvio di un confronto urgente con il Governo sulla programmazione per il completamento della dotazione 20142020 e per riaprire un flusso di risorse ordinarie, in particolare in conto capitale; politiche attive e passive del lavoro e riattivazione della cabina di regia del credito; introduzione, da parte del Governo, di provvedimenti speciali per l’Abruzzo come l’estensione degli ammortizzatori sociali in deroga e il rafforzamento delle aree di crisi; eliminazione della fiscalità di svantaggio attraverso tappe concertate come previsto nel Patto per lo Sviluppo; potenziamento della sanità territoriale e eliminazione del super ticket regionale; risorse economiche, in ambito di politiche sociali, per garantire i servizi essenziali ai disabili, agli anziani, ai bambini e alle famiglie. Obiettivo di Cgil, Cisl e Uil è quello di “determinare una svolta che produca risultati concreti, a partire dalle priorità individuate, nonché su tutti i problemi in campo, quelli provocati dall’emergenza e quelli di carattere economicosociale, difesa e allargamento dell’occupazione”.