Chieti. Sequestro preventivo di due fabbricati, un laboratorio ed un villino, nell’area della Marrucina e riconducibili ad alcune persone che gestivano una società di capitali e una cooperativa, e che sono indagate i per i reati di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti e per l’emissione di certificazioni fiscali surrettizie. Il provvedimento cautelare, disposto dal gip del Tribunale di Chieti Antonella Redaelli, su richiesta del sostituto procuratore Giancarlo Ciani, è stato emesso sulla base delle risultanze di una verifica fiscale condotta dalla Guardia di Finanza nel corso del 2016.
L’attività operativa aveva portato alla luce una consistente evasione fiscale in quanto le imprese, riconducibili alle stesse persone fisiche legate da vincoli familiari, avevano occultato ricavi, per quanto riguarda gli anni al vaglio dell’attenzione ispettiva, per circa un milione di euro, e sono derivati dall’ utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, i cui importi sono transitati nei modelli dichiarativi delle stesse aziende. La misura del sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, ha consentito di aggredire il patrimonio personale degli indagati sino a concorrenza dell’importo dell’Iva evasa, che è stato quantificato in 136.350 euro.


