Sulmona. L’Abruzzo dei terremoti, delle valanghe, delle megadiscariche e delle inchieste gioca la carta della cultura e con il Bimillenario della morte di Publio Ovidio Nasone si gioca quella della cultura mondiale. L’evento, che come ha detto l’assessore Andrea Gerosolimo, è il più grande del 2017 nella regione, prenderà il via ufficialmente il prossimo 3 aprile con un convegno internazionale nel Teatro Comunale Caniglia di Sulmona al quale è stata assicurata la presenza del ministro della Cultura, Dario Franceschini. Confluiranno per un anno su Sulmona i latinisti più importanti del pianeta da università come Harvard, Edimburgo, Oxford, Cambridge, Monaco e le più importanti d’Italia. Eventi, concerti, mostre che riporteranno alla luce l’orgoglio abruzzese di uno dei dieci autori più letti al mondo tutt’oggi, E come ha detto Domenico Silvestri nella presentazione del Bimillenario che si è svolta nell’Abbazia del Morrone di Sulmona “riporteremo al mondo non solo l’autore dell’Ars amatoria o delle Metamorfosi, ma soprattutto ‘l’inventore’ del corpo femminile e dell’arte del desiderio”. Si comincia con gli studiosi ma i protagonisti saranno anche gli studenti che parteciperanno alla 18/a edizione del Certamen. Ma sia il sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, che l’assessore ai Grandi Eventi, Gerosolimo, hanno voluto rimarcare la “svolta culturale” dell’Abruzzo perché “in nome di Ovidio celebriamo i sentimenti dell’amore e della amicizia, lui che è ispiratore di tanta arte dell’umanità, senza dimenticare che la cultura e l’identità culturale sono volano di crescita e all’Abruzzo servono eventi di respiro internazionale”.
Gerosolimo ha rimarcato come “questo è un grande evento, il più importante del 2017 in Abruzzo, perché l’Abruzzo di oggi per ripartire ha bisogno di cultura e dell’aiuto di tutti gli abruzzesi, anche dei grandi del passato”. Il Bimillenario è in gemellaggio con le due città romene di Costanza e Ovidiu perché proprio in Romania il grande poeta sulmonese, autore tra l’altro del motto cittadino “Sulmo mi patria est”, terminò i suoi giorni in quella che all’epoca era la Dacia. Il ricco programma prevede rassegne cinematografiche, collegamenti con il Muntagn in Jazz, spettacoli teatrali, concerti, conferenze, incontri enogastronomici, happening di letteratura che si sparpaglieranno sul territorio peligno. Il nome di Ovidio non è l’unico patrimonio d’Abruzzo, ha poi spiegato il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, ma il primo potenziale passo in avanti per la ripresa di una identità regionale attraverso quel, come ha chiarito il sindaco Annamaria Casini, “quello di un turismo di qualità e di respiro internazionale dopo gli eventi drammatici d’Abruzzo, perché Ovidio merita un festival merita un festival così come l’Abruzzo fino all’aprile del 2018”. Come lo stesso sindaco ha confermato negli incontri che si sono svolti nei giorni scorsi con il sottosegretario Antimo Cesaro, anche il Ministero della Cultura contribuirà al bilancio del Bimillenario assieme al Comune, alla Fondazione Carispaq, alla Camera di Commercio dell’Aquila e alla Regione che ha già stanziato 100 mila euro e che è in procinto di mettere in cassa altri contribut.