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Porto di Pescara, comitato VIA regionale chiede approfondimenti su taglio della diga e barriera soffolta

Redazione Centrale di Redazione Centrale
13 Dicembre 2016
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Pescara. Il Comitato VIA della Regione Abruzzo riunitosi lo scorso 7 dicembre a L’Aquila ha rinviato ogni decisione sui due progetti riguardanti il Porto di Pescara, il taglio della Diga Foranea e la costruzione di una barriera soffolta. Il Forum H2O, l’Associazione Pescara Puntozero e la Stazione Ornitologica Abruzzese avevano evidenziato al comitato moltissime criticità, da mesi in forma scritta e poi durante l’audizione direttamente presso il Comitato a L’Aquila mercoledì scorso. Dal punto di vista procedurale le associazioni hanno ribadito che le opere portuali, andando a modificare l’odierno assetto portuale ed attuando le decisioni del Piano regolatore portuale appena approvato, devono essere assoggettate a Valutazione di Impatto Ambientale diretta di carattere nazionale presso il Ministero dell’Ambiente. Ad avviso delle associazioni il tentativo di far passare queste opere come meri interventi per il miglioramento dell’ambiente, da sottoporre alla più semplice verifica di assoggettabilità a V.I.A. (V.A. o screening), è solo un sotterfugio privo di basi giuridiche. Da millenni ci risulta che i porti siano realizzati in primo luogo per la navigazione e la protezione delle imbarcazioni e non per disinquinare un litorale…

Le opere in questione costituiscono infatti l’embrione del nuovo porto, con il taglio in quella posizione della diga su cui impostare i nuovi moli e la barriera che verrà inglobata dal molo sud. Pertanto è evidente che i due interventi costituiscono vere e proprie opere portuali. Il Decreto legislativo 152/2006 (Testo unico dell’Ambiente) e la stessa Direttiva comunitaria sulla V.I.A. sul punto parlano chiaro: le opere portuali devono essere assoggettate a V.I.A. completa. È deprimente che il Provveditorato alle Opere Pubbliche tenti di perseguire questa scorciatoia e che abbia già appaltato i lavori da quasi un anno senza neanche avere il parere di compatibilità ambientale! Le procedure di valutazione ambientale non sono un orpello! La diga Foranea a suo tempo non fu assoggettata a V.I.A.; sappiamo come è andata a finire. Su questo aspetto nelle ultime settimane ci sono stati durissimi scambi di note tra associazioni e provveditorato; auspichiamo che il Comitato VIA nelle prossime sedute dedicate ai due progetti approfondisca questa problematica che può aprire la porta a ricorsi. Invece il Comitato ha subito recepito la nostra osservazione sulla necessità di valutare attentamente il rischio di inondazione per la città di Pescara a causa delle due opere previste. Infatti gli stessi studi a corredo dei progetti dicono che in particolari condizioni di mare l’onda non solo entrerebbe nel porto canale ma si innalzerebbe ulteriormente, tanto da rendere inutilizzabile il porto per almeno una settimana l’anno. Il Provveditorato però non ci dice cosa accadrebbe in caso di alluvione del fiume contemporanea a queste condizioni di mare. Il Pescara potrebbe sfogarsi oppure si rischia di ripetere quanto accaduto nel 1992?
Il Comitato VIA ha quindi chiesto di approfondire questo aspetto e altri dettagli delle opere. Non possiamo che stigmatizzare il comportamento del Provveditorato che, a furia di escamotage e tentativi di cercare scorciatoie, non sta facendo altro che allungare a dismisura i tempi degli interventi con il risultato che si crea un’emergenza utile a far passare come necessaria la scellerata conformazione del nuovo Piano Regolatore portuale. Tale strumento di programmazione è stato assoggettato alla sola Valutazione Ambientale Strategica quando, fin dal 2011, il Ministero dell’Ambiente aveva suggerito di procedere con un’unica procedura coordinata VIA-VAS certo più conveniente sia per il contenimento dei tempi sia per la valutazione dei contenuti progettuali. Invece la regione, in collaborazione con comune, capitaneria e provveditorato, ha fatto solo la VAS nel 2014, rimandando ad una fase successiva la V.I.A. sugli interventi puntuali. In realtà, come abbiamo detto, ora gli enti paiono avere l’orticaria quando si parla di procedere con la V.I.A. e cercano continui escamotage per procedere oltre. Noi ci opporremo strenuamente perchè solo con una V.I.A. corretta si possono evidenziare problemi che potrebbero risultare esiziali sia per la protezione di Pescara sia per l’economia della città.
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