Chieti. “NO 67,58%, SI 32,42% SI: è questo il risultato elettorale del referendum del 4 dicembre che Chieti ci consegna. Ad aver vinto su tutti, dunque, è il fronte del No ma soprattutto l’affluenza record dei cittadini con una percentuale del 70%”. Cosi’ il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, in merito all’esito del referendum costituzionale. Di Primio ha fatto campagna elettorale per il No, in controtendenza con il partito a livello nazionale che e’ al governo, e abruzzese e soprattutto con il coordinatore regionale, il senatore pescarese e sottosegretario alla giustizia Federica Chiavaroli. Il primo cittadino di Chieti, il giorno la schiacciante vittoria del No, “avendo io assunto una netta ed evidente posizione in favore del No, contrariamente a quanto fatto da NCD”, ha chiesto alla Chiavaroli la convocazione urgente del coordinamento regionale di NCD “per dissipare, una volta e per sempre, le incertezze e la confusione circa la collocazione e le strategie di NCD/Area Popolare”. Pronta la risposta della Chiavaroli: “Faremo la direzione nazionale e poi quella regionale per analizzare il voto, sul futuro ci confronteremo certamente”. In seno al partito c’e’ aria di resa dei conti: “Il mio percorso politico ¬ continua la nota di Di Primio ¬, come è sempre stato, non può che collocarsi nell’alveo del centrodestra. Dopo la riunione della direzione nazionale del partito, prevista nella giornata di domani, dunque, auspicando che in quella sede venga chiarita la posizione di NCD/Area Popolare e in attesa di conoscere le linee programmatiche che intenderà dare il Segretario Angelino Alfano, deciderò se il mio futuro e quello di NCD potrà continuare ad essere comune”.
Secondo il sindaco, “a Chieti perde ancora una volta il Pd, in Abruzzo perde il centro sinistra di D’Alfonso e di tutti quegli esponenti di Governo che, in questi mesi, hanno scorrazzato in lungo ed in largo per la nostra regione promettendo mare e monti. Un anno e mezzo fa, in occasione delle amministrative, i teatini hanno dimostrato di non avere l’anello al naso, ieri lo hanno confermato votando contro una pessima riforma della Costituzione e in parte contro Renzi e il suo Governo”.