L’Aquila. Presentato a Pescara il progetto Floranet Life, dedicato alla salvaguardia e alla valorizzazione di sette specie vegetali rare, presenti nei Parchi Naturali dell’Abruzzo Appenninico, e cofinanziato tramite lo strumento europeo Life. Tra i partner, insieme al Parco Nazionale della Majella che è capofila, il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, il Parco Naturale Regionale SirenteVelino, l’Università di Camerino e Legambiente. “Si tratta di un’iniziativa che si inserisce sulla scia dei progetti di rete che vanno dalla salvaguardia del lupo a quella del camoscio appenninico ¬ spiega Antonio Nicoletti, responsabile aree protette di Legambiente, in conferenza stampa insieme ai presidenti dei parchi nazionali d’Abruzzo, Lazio e Molise, Antonio Carrara, e della Majella, Franco Iezzi, al commissario del parco regionale Sirente Velino, Antonella Pace, a Fabio Conti, dell’università di Camerino e a Luciano Di Martino, tecnico botanico del parco nazionale della Majella ¬. L’obiettivo è quello di centrare significativi risultati nella salvaguardia dello straordinario patrimonio floristico delle nostre montagne e della biodiversità”.
Le specie al centro del progetto sono: Adonide Ricurva (Adonis distorta), Androsace di Matilde (Androsace mathildae), Giaggiolo della Marsica (Iris marsica), Astragalo Aquilano (Astragalus aquilanus), Serratula con foglie seghettate (Klasea lycopifolia), Senecione dell’isola di Gotland (Jacobaea vulgaris subsp. gotlandica); Scarpetta Di Venere (Cypripedium calceolus). Il budget è di un milione e 731 mila euro, di cui oltre un milione cofinanziato dall’Unione Europea. La salvaguardia delle specie è diretta a contrastare, tramite 33 specifiche azioni, quattro filoni di possibili minacce, rappresentate dalla pressione turistica, dalla raccolta indiscriminata, dal pascolo e sfalcio, e dagli incendi boschivi.