Tollo. Indagini del Corpo Forestale dello Stato nel sito della ex Sogeri, a Tollo dove nel 2014 erano emerse gravi problematiche ambientali legate allo stoccaggio di rifiuti speciali pericolosi. Oggi emerge un’ altra verità: dalle analisi effettuate è stata riscontrata la presenza di sostanze inquinanti nella falda, provenienti dai rifiuti interrati dentro e fuori l’area di messa in sicurezza. Risale a qualche giorno fa la scoperta di nuovi veleni in una zona adiacente che secondo la Regione, che aveva rimosso i rifiuti nei due capannoni, non doveva essere contaminata. Le indagini hanno evidenziato che i rifiuti sotterrati “in sicurezza” avrebbero in realtà contaminato la falda, insieme ad altri rifiuti trovati dove non era previsto che vi fossero. Il monitoraggio delle acque sotterranee ha confermato la presenza di Manganese, Nichel, Ferro, Cromo totale, Boro, Nitriti, Solfati e Floruri al di sopra dei parametri di legge.
Inoltre, nelle acque di ruscellamento, è stata confermata la presenza di sostanze (Solfati e Cloruri) riconducibili ad alcune tipologie di rifiuti interrati. Questi rifiuti, a pochi metri dal torrente Venna, sono risultati della stessa tipologia di quelli contenuti nei due capannoni e di quelli sotterrati nell’area messa in sicurezza. Si tratta per lo più di scarti di concerie e processi industriali con concentrazioni consistenti di metalli e di altre sostanze riconducibili alle scorie di fusione. Per il momento è stato bloccato lo scarico diretto delle acque reflue nel Torrente Venna mentre il sindaco di Tollo, ha predisposto un’ordinanza che vieta gli attingimenti nel torrente. Quattro le persone denunciate per rispondere della presenza di rifiuti al di fuori dell’area Mispe.