L’Aquila. Una seconda interrogazione parlamentare al ministro della Giustizia Andrea Orlando, che oggi inaugurerà il nuovo anno accademico dell’Ateneo dell’Aquila, e al ministro dell’Università Stefania Giannini, per sapere se e come si possa “recuperare” il processo penale in corso da molti anni al tribunale aquilano e virtualmente estinto per intervenuta prescrizione sui canoni che sarebbero stati gonfiati per affittare il capannone che era dell’azienda Optimes, nella periferia Ovest del capoluogo, dove vennero ricollocate la facoltà universitarie di Ingegneria ed Economia che avevano avuto le sedi distrutte dal sisma del 6 aprile 2009.
Un filone che vede imputati per abuso d’ufficio aggravato l’ex rettore, Ferdinando Di Orio, l’ex direttore amministrativo dell’Ateneo, Filippo Del Vecchio, oggi direttore generale alla ‘D’Annunzio’ di Chieti-Pescara, e l’imprenditore Marcello Gallucci. La prossima udienza è slittata dallo scorso luglio al 2 febbraio 2017 a causa della necessità di un cambio all’interno del collegio giudicante ma, secondo quanto diffuso da fonti legali, il termine per l’estinzione del reato a causa della prescrizione dovrebbe essere prima, intorno a dicembre. In virtù di questo, a presentare la nuova interrogazione è stato il senatore di Alleanza liberalpopolare-autonomie (Ala) Lucio Barani, al secondo quesito in aula dopo quello dello scorso luglio in cui chiedeva al ministro Orlando l’invio di ispettori “per sincerarsi circa la regolarità del processo” sui maxi affitti dell’Università, “con particolare riguardo alle date in cui sono state fissate le udienze”. Nella nuova interrogazione, Barani chiede ancora al guardasigilli di sapere “se e quali provvedimenti abbia adottato al fine di recuperare il processo, ancora pendente, e a che punto sia il processo in corso dinanzi alla Corte dei conti sui già menzionati Di Orio e Del Vecchio, circa il recupero delle somme elargite per l’affitto dei capannoni”. Alla Giannini si chiede invece di sapere “quali provvedimenti intende prendere, di concerto con il direttore generale dell’Università per il Miur dott. Daniele Livon, circa la mancata costituzione di parte civile da parte dell’Università” nello stesso processo, tema che aveva fatto discutere, assieme al rigetto della costituzione di un’associazione di professori, con le polemiche del docente dello stesso ateneo Sergio Tiberti che, insieme ad altri colleghi, è tra i maggiori critici di Di Orio, contro il quale ha in corso numerosi contenziosi giudiziari.