Chieti. Andrea Furbesco, 41 anni ex barista, si è lasciato cadere nel vuoto dall’ottavo piano di una palazzina popolare di via Amiterno a Chieri Scalo. Il giovane lavorava al Caffè Cigno della stazione ferroviaria. Tutto lo descrivono come un ragazzo normale, che amava la vita, ma improvvisamente qualcosa è cambiato. Andrea ha incominciato a manifestare una dipendenza dall’alcol che lo rendeva instabile e violento. Furbesco, poco meno di un anno fa, era stato condannato in primo grado a due anni di reclusione per estorsione a danno del proprietario di una pizzeria, ma l’Appello aveva accolto la tesi della difesa e aveva derubricato il reato per difetto di querela. Furbesco venne quindi rimesso in libertà, ma la vicenda giudiziaria e i nove mesi di carcere aggravarono la sua dipendenza e la sua instabilità.
Una volta uscito dal carcere Furbesco era tornato a vivere con i genitori. Andrea voleva disintossicarsi dall’alcol e con la madre si era recato al Sert. Ma tutti i suoi buoni propositi si sono infranti la notte di giovedì dopo una visita fatta alla sua ex compagna. E’ proprio dalla palazzina di fronte all’abitazione della donna che il 41enne ha deciso di togliersi la vita. Il cadavere è stato trovato venerdì mattina alle 7 da un passante che ha allertato i carabinieri.